13.5 C
Campobasso
giovedì, Ottobre 2, 2025

Gam, la Regione punta sulle cooperative. Ma i lavoratori insistono: operazione troppo rischiosa

AperturaGam, la Regione punta sulle cooperative. Ma i lavoratori insistono: operazione troppo rischiosa

di ANNA MARIA DI MATTEO

Il rilancio della filiera avicola molisana e il destino dei lavoratori della Gam, degli allevatori e dei trasportatori passano per le cooperative.

E’ infatti questo il percorso intrapreso dal presidente della Regione Paolo Frattura per tentare di risolvere una vertenza che coinvolge centinaia di persone e l’intero comparto avicolo.

La conferma è giunta dallo stesso governatore nel corso di una conferenza stampa organizzata a palazzo Vitale ed alla quale hanno partecipato i rappresentanti locali del mondo cooperativistico.

Un progetto da 30 milioni di euro, è la stima fatta dalla Regione.

La metà di questa somma, 15 milioni, sarà a carico del governo regionale che reperirà le risorse dal Psr, il piano di sviluppo rurale.

L’altra metà sarà invece a carico delle cooperative, con mutuo concesso dalla Banca del credito cooperativo

Una soluzione che, come ha ammesso lo stesso Frattura, avrebbe convinto soprattutto gli allevatori ed i trasportatori, mentre una parte dei lavoratori avrebbe fatto già sapere di non essere d’accordo.

Una posizione di contrarietà anche espressa nel corso della riunione, organizzata dalla Fai Cisl per esaminare la proposta della Giunta regionale.

Al termine dell’incontro la maggior parte dei lavoratori avrebbe detto a chiare lettere di non voler rischiare, perché una impresa di questo genere rappresenta comunque un rischio, appunto.

I dipendenti, per aderire alla cooperativa in qualità di soci lavoratori, dovranno  versare una quota che si aggirerebbe sui 5mila euro. Ma ciò che li preoccupa maggiormente è il mutuo agevolato che le cooperative dovranno accendere per finanziare una parte del progetto. Intanto il comitato promotore della Avicoop Matese  ha annunciato l’adesione di 60 lavoratori.

Il presidente Frattura, dal canto suo, si è limitato  a rispondere che qui è tutta una questione culturale. In Molise insomma non ci sarebbe ancora la cultura delle cooperative e dunque questo progetto potrebbe fare da apripista per altre iniziative simili, in altri settori.

Sarà.  Ma resta il fatto che nei prossimi giorni i lavoratori potrebbero tornare a farsi sentire e chiedere alla Regione maggiori garanzie. Garanzie che in una situazione come questa, nessuno può dare.

Ma nel frattempo l’iter è partito. Frattura vuole stringere i tempi, così ha annunciato che, subito dopo l’estate, già a settembre l’intera operazione potrebbe concretizzarsi.

 

 

Ultime Notizie