Diffamazione, risarcimento danni, diritto di informazione e tutela legale del giornalista sono stati i temi affrontati durante il corso di formazione organizzato dall’ordine dei giornalisti del Molise.
Ospiti a Campobasso, nella sala della costituzione della provincia, l’avvocato e membro della commissione giuridica nazionale, Natalino Bianco e Pierluigi Franz, consigliere nazionale dell’Inpgi, Istituto previdenziale dei giornalisti.
Ad aprire i lavori il presidente Antonio Lupo e il consigliere Enzo Cimino.
La libertà di informazione e di stampa, disciplinata dall’articolo 21 della costituzione italiana, è un tema molto delicato. Tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero – ha commentato Natalino Bianco – ma ovviamente bisogna rispettare determinati canoni quando si parla di terze persone com’è appunto per il lavoro del giornalista. L’obiettività dei fatti e il buon costume sono i limiti principali da rispettare e non oltrepassare per evitare di diffamare i protagonisti delle notizie che si raccontanto ed evitare anche di subire querele e denunce.
Il diritto all’informazione, che si divide in cronaca, oblio, e satira, ha continuato Natalino Bianco deve essere rispettato sia da parte dei giornalisti che devono informare la società sia da parte di chi riceve le infomazioni.
Pierluigi Franz invece si è concentrato sull’importanza dell’iscrizione all’Inpgi per tutti i lavoratori che appartengono al mondo dell’informazione,.
E’ necessario oggi – ha detto il consigliere nazionale – tutelarsi, anche e soprattutto, attraverso l’istituto di previdenza che fornisce varie prestazioni ai lavoratori del settore.
Attraverso l’Inpgi – ha ricordato Pierluigii Franz – anche le aziende che operano nel settore della comunicazione hanno degli incentivi. Chi infatti, entrò il 7 novembre prossimo assumerà a tempo indeterminato giornalisti e cameramen disoccupati o cassaintegrati, potrà usufruire di contributi e agevolazioni fiscali. Tema fondamentale, soprattutto ogg,i visto il periodo di crisi che sta vivendo il settore dell’editoria.