Dopo le legittime preoccupazioni manifestate negli ultimi due mesi, arrivano le prime schiarite sul fronte della cassa integrazione straordinaria per i dipendenti della Ittierre. Un recente incontro a Roma ha sbloccato l’iter burocratico che finora ha impedito ai dipendenti di ricevere i sussidi, vitali per mandare avanti le loro famiglie. Il via libera dal ministero del Lavoro coprirà il periodo che va dal 3 aprile scorso al 2 aprile 2015. Lo ha assicurato l’assessore regionale al Lavoro, Michele Petraroia. Che ora chiede ai responsabili dell’azienda tessile di Pettoranello di “approntare con rapidità ogni adempimento tecnico per la trasmissione dei tabulati con i nominativi e le ore coperte alla competente direzione Inps al fine di accelerare la materiale erogazione del trattamento non appena saranno formalizzati gli atti amministrativi di competenza ministeriale”. Naturalmente soddisfati i sindacati. Il pressing è andato a buon fine: “Comprendiamo il disagio delle famiglie, ma per fortuna la situazione – ha detto Francesco Di Trocchio, segretario provinciale di Isernia della Femca Cisl – sembra essersi sbloccata. Al più tardi entro la prossima settimana l’iter dovrebbe giungere a conclusione, in modo che dal mese prossimo i dipendenti possano cominciare a percepire gli arretrati”. Intanto il 18 luglio prossimo, al tribunale di Isernia, è prevista l’omologa del concordato che di fatto darà il via libera alla Oti di Rosati. Ma almeno nella prima fase lavoreranno davvero in pochi: “L’auspicio è che il numero di assunzioni venga incrementato. In ogni caso bisogna lavorare affinché i tanti dipendenti della Ittierre destinati a restare senza lavoro abbiano un futuro. Intanto bisognerà garantire loro altri ammortizzatori sociali, ma al tempo stesso – ha concluso Di Trocchio – bisognerà creare nuove opportunità lavorative attraverso il riconoscimento (e i fondi) dell’area di crisi”.




