Un anno e qualche mese di governo Frattura e non si intravede ancora alcuno spiraglio per l’economia molisana. Le aziende chiudono, l’edilizia è bloccata, la disoccupazione batte tutti i record negativi, trentamila famiglie finiscono nella misera condizione di indigenza, le riforme promesse non arrivano, la sanità è sempre più indebitata e relegata alle strutture provate.
Una condizione, dunque, di vera emergenza sociale che mette a rischio la stessa autonomia regionale.
A dire il vero molte difficoltà affondano le radici nei tempi andati e il presidente Frattura non perde occasione per sottolinearlo. Ma dimentica che anche lui è stato parte integrante di un sistema che, forse, non ha saputo utilizzare le ingenti risorse disponibili in quel periodo per creare uno sviluppo autopropulsivo. E soprattutto il governatore, al di là dei proclami, dimentica che da oltre un anno il futuro del Molise è nella sue mani e che spetta a lui trovare le soluzioni adeguate a fronteggiare le tante emergenze.
A proposito di emergenze, ce n’è un’altra fresca fresca che riguarda la Protezione Civile.
Nata nel 2006 ed affidata a Giuseppe Giarrusso, cacciato in malo modo da Frattura con un’azione persecutoria mascherata da spoil sistem, quel sistema era diventato il fiore all’occhiello del Molise che molte regioni ci invidiavano. Oggi invece la Protezione Civile affidata al consigliere delegato Salvatore Ciocca, di fatto è stata smantellata. I mezzi sono senza revisione e senza assicurazione e le attrezzature di pronto intervento abbandonate.
Non esiste più alcuna manutenzione alle reti di monitoraggio ambientale e perfino il carrello satellitare è diventato inutilizzabile. Dunque non esiste più alcuna prevenzione del territorio, né dati attendibili sui quali calibrare gli interventi. Anche la sbandierata missione in Bosnia, presentata con lo stile della parata russo sovietica degli anni della guerra fredda, dalla coppia Frattura-Ciocca in realtà altro non è che l’invio alle popolazioni alluvionate di due soli mezzi, per altro secondo indiscrezioni, anch’essi scaduti di revisione, una cisterna di carburante e meno di dieci volontari costretti a pagarsi le spese di tasca propria. Tutto qui!
Per fortuna dei molisani in questo anno non si sono verificate catastrofi naturali di nessun tipo e con lo smantellamento in atto del sistema di Protezione Civile non resta che sperare nella benevolenza del Signore, magari confidando nell’intercessione della divina coppia Frattura-Ciocca.




