di SERGIO DI VINCENZO Il tempio romano nei sotterranei della Cattedrale non fa altro che confermare quanto diversi studiosi sostengono da molto tempo: esiste un’altra Isernia sotto la città che tutti conosciamo. Oggi se ne torna a parlare grazie a una ricerca condotta dai ragazzi del liceo classico Fascitelli. Ma gli studenti non si sono fermati qui. Sono andati oltre, proponendo anche un progetto di valorizzazione di questa risorsa. Sfruttando l’antico acquedotto costruito dai romani e le sue cisterne, si può infatti creare un percorso turistico. L’idea è stata illustrata durante un incontro che si è tenuto nell’aula magna dell’istituto magistrale. L’acquedotto romano in effetti è ancora in buona parte funzionante e dunque percorribile. Per metterlo a disposizione dei turisti basterebbe poco, cioè ripulirlo e illuminarlo. Un’altra interessante scoperta fatta dai ragazzi del classico è quella di una pianta archeologica – inedita – frutto degli studi condotti alla fine dell’Ottocento dall’allora sindaco Domenicantonio Milano. nel sottosuolo ci sarebbero tracce anche di un castello e di alcune chiese.
Isernia sotterranea, progetto per farla scoprire ai turisti
