Il Movimento 5 Stelle presenterà ricorso al Tar per il riconteggio dei voti delle amministrative di Campobasso, oltre ad un esposto in Procura per verificare che tutte le operazioni elettorali si siano svolte in maniera regolare. Un epilogo scontato viste le numerose anomalie che hanno caratterizzato l’ultima tornata elettorale e la difficoltà riscontrata in diversi seggi nello spoglio dei voti. L’annuncio del candidato sindaco Roberto Gravina e del consigliere regionale Antonio Federico: ” Bisogna fare chiarezza, ce lo chiedono i cittadini”.
Nel corso di una conferenza stampa i due esponenti del Movimento 5 Stelle hanno spiegato le motivazioni alla base della loro decisione: innanzitutto la questione dei voti della sezione 35. I due verbali di riepilogo, uno depositato all’Ufficio Centrale elettorale, l’altro all’Ufficio elettorale del Comune, dovrebbero essere speculari, ovvero riportare gli stessi dati. I verbali risultano invece essere pieni di correzioni e riportano due dati differenti: in uno le preferenze assegnate a Gravina sono sono 163, nell’altro 117.
Dati discordanti si rilevano anche nella differenza di voti che ha permesso ad Antonio Battista di evitare il ballottaggio: da quanto riportato dalla Prefettura il candidato di centrosinistra avrebbe superato la soglia del 50% di 6 voti, secondo i dati del Comune il ballottaggio è stato evitato per 3 voti.
Gravina ha poi evidenziato come l’elevato numero di schede nulle, ben 863, potrebbe cambiare un risultato che si è deciso su una manciata di voti, senza contare le 20 schede contestate e non assegnate. Inoltre, secondo il grillino, l’attribuzione del disgiunto non è stata interpretata in maniera univoca dai presidenti di seggio.
“Dopo aver chiesto l’accesso agli atti – ha precisato Gravina – abbiamo appurato che è presente un errore materiale”. Per questo motivo i pentastellati presenteranno, oltre al ricorso al Tar, un esposto in Procura, per accertare che non siano stati commessi illeciti penalmente rilevanti.
Ma le anomalie non finiscono qui: c’è la questione delle matite non indelebili utilizzate nella sezione 8, con cui hanno votato circa un centinaio di elettori prima di essere sostituite, la vicenda di Enzo al posto di Enza, e diverse irregolarità nella presentazione di una lista.
Le ragioni del ricorso saranno sostenute da due avvocati molisani, coadiuvati dallo staff legale di Beppe Grillo.
“Il riconteggio – ha concluso Gravina – potrebbe anche essere a nostro danno, ma è una questione di trasparenza. E’ un dovere nei confronti dei cittadini, che hanno il diritto di sapere se le elezioni si siano svolte in maniera regolare”.
Federico ha inoltre annunciato che il ‘caso’ dello scrutinio di Campobasso sarà pubblicato anche sul blog ufficiale di Beppe Grillo e che si sta valutando l’ipotesi di presentare un’interrogazione parlamentare al riguardo.
M.D.U.



