Sono esigue, insufficienti, le risorse stanziate dal Governo per finanziare gli interventi contro la dispersione scolastica e per realizzare politiche di inserimento.
La denuncia è della Flc Cgil, secondo la quale il ministero dell’Istruzione e dell’Università è ostaggio di quello dell’Economia che non rispetta gli impegni assunti.
«Solo in questi giorni – ha detto il sindacato – si sta definendo la questione relativa i pagamenti delle somme dovute ai docenti e agli Ata per le attività che riguardano le aree a rischio per l’anno scolastico 2012-2013.».
Secondo i dati forniti dalla Cgil, nel 2011 gli alunni stranieri iscritti nelle scuole molisane erano 1226, mentre quest’ anno il numero è salito a 1612 su un totale di 42mila studenti.
«Purtroppo negli ultimi tempi le risorse stanziate per i percorsi di inserimento sono state dimezzate – ha sottolineato la Cgil – Nell’anno scolastico 2011-2012 in Molise erano previsti 344 mila euro, per l’anno successivo i fondi sono stati ridotti a 272mila euro».
Risorse che non sono sufficienti per attuare le politiche di integrazione dei bimbi immigrati. In Molise ogni anno, all’incirca 260 ragazzi lasciano la scuola dell’obbligo e abbandonano gli studi.
«Alla riduzione significativa delle risorse – ha aggiunto il sindacato – corrisponde l’impegno per le scuole di attivarsi per realizzare una didattica che tenga conto delle difficoltà di partenza degli alunni svantaggiati, sia per provenienza socio-culturale sia perché immigrati. Somme insufficienti rispetto ai progetti presentati annualmente dalle scuole molisane», ha concluso.
Per questo la Cgil ha chiesto che vengano riviste le politiche dei tagli attuati negli ultimi anni e che, invece si investa in un settore che è strategico per la crescita culturale e civile di ogni regione del nostro Paese.




