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sabato, Luglio 12, 2025

Neurobiotech, dal Neuromed di Pozzilli a Bruxelles per rivoluzionare la ricerca scientifica

AttualitàNeurobiotech, dal Neuromed di Pozzilli a Bruxelles per rivoluzionare la ricerca scientifica

di SERGIO DI VINCENZO Un network internazionale che nasce dal basso, dove realtà scientifiche, accademiche e imprenditoriali si aggregheranno spontaneamente per portare avanti progetti innovativi. Nasce così in Molise un nuovo strumento per affrontare le sfide che la ricerca biomedica pone per il futuro, con l’attenzione rivolta a due settori che saranno protagonisti di primo piano dei prossimi anni: le neuroscienze e le biotecnologie. È questa l’anima del progetto Neurobiotech, presentato alla stampa internazionale nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles. Creato sotto l’egida della Regione Molise, Neurobiotech vede la sua “culla” nel Neuromed di Pozzilli, primo promotore dell’iniziativa, con la partecipazione di strutture scientifiche ed accademiche di altissimo livello: l’ Università del Molise, l’Università “La Sapienza”, l’Università “Tor Vergata” ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Sarà Neuromed a mettere immediatamente a disposizione le sue strutture e le sue competenze per creare una base di aggregazione sulla quale convergeranno tutte le realtà che vorranno far parte di questa nuova avventura scientifica. Il concetto alla base di Neurobiotech è quello di una rete capace di aggregare soggetti anche molto diversi tra loro, ma tutti impegnati nell’innovazione. Ed i settori scelti per questa impresa, neuroscienze e biotecnologie, rappresentano una delle più affascinanti e difficili sfide che la scienza internazionale si trova ad affrontare oggi. Il primo passo dell’iniziativa sarà la creazione di un network virtuale. Centri di ricerca, università e industrie si aggregheranno per scambiare esperienze e conoscenze attraverso una fitta rete di comunicazioni e prevedendo anche lo scambio di ricercatori. Sarà la costruzione di una base culturale ed operativa che aprirà la strada alla seconda fase, quando, attorno alle strutture messe a disposizione da Neuromed, nasceranno attività comuni, si creerà la cosiddetta “massa critica” di ricercatori, indispensabile nel panorama scientifico moderno, dove la carta vincente è rappresentata dall’unione di competenze molteplici e disparate.

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