Si apre uno spiraglio sulla vertenza Esattorie. Nella tarda mattinata una delegazione dei dipendenti della società di riscossione dei tributi è stata ricevuta dai tecnici della Regione per approfondire gli aspetti normativi legati alla costituzione della società in house Molise Entrate Spa.
La Regione aveva chiesto un parere all’Avvocatura di Stato sulla fattibilità del progetto e la risposta ricevuta era stata negativa.
Molti i nodi da sciogliere, a partire dalla proposta di affitto del ramo di azienda. Ed è proprio su questo aspetto che sarebbero concentrati i maggiori problemi.
L’incontro tecnico di oggi dovrebbe servire ad individuare il percorso che possa aggirare gli ostacoli di carattere normativo e tecnico e dare quindi il via libera alla nuova società.
Tuttavia tra gli ottantuno lavoratori (68 della Esattorie Spa e 13 della Pianeta Service) c’è cauto ottimismo.
Se non altro, hanno dichiarato davanti alla sede della Giunta regionale, mentre era in corso l’incontro, il Consiglio regionale ha espresso una posizione politica chiara ed unanime a voler risolvere la vertenza. Ed è già un punto di partenza.
Ma i problemi sul tappeto restano.
Lavoratori, sindacati e Regione concordano su un dato: la costituzione della società in house consentirebbe alla Regione stessa di realizzare una operazione redditizia, agli enti locali di poter riscuotere i tributi, ai cittadini di pagare con costi aggiuntivi bassi e agli ottanta dipendenti di poter riprendere a lavorare, forti dell’esperienza e la competenza maturati nel settore.
Dunque ci sarebbero tutte le motivazioni per dare seguito alla nascita della Molise Entrate Spa.
Ma occorre superare gli intoppi normativi e, dicono i lavoratori, fare in fretta perché ad aprile scadranno gli ammortizzatori sociali. A quel punto gli ottanta dipendenti sarebbero senza alcuna fonte di reddito. Nel frattempo i lavoratori hanno voluto lanciare un segnale distensivo, sospendendo il presidio, in attesa di atti concreti da parte della Regione.




