L’intasamento al pronto soccorso di Isernia ormai non è più un fatto sporadico. Quasi non fa più notizia, ma ciò non significa che il problema sia risolto. Semmai le cose sembrano essere peggiorate. Ogni giorno il personale – ridotto ai minimi termini – deve smaltire decine e decine di richieste. Non passa giorno senza che la tensione salga alle stelle, anche tra gli stessi utenti, spazientiti da attese logoranti: “Siamo alla solita ordinaria follia della sanità molisana – ha detto Lucio Pastore, primario facente funzioni del reparto dell’emergenza. Il personale è stato dimezzato, mentre si è registrato un notevole aumento dei pazienti. Il problema è serio, perché qui si crea un pericolo per la popolazione. Se c’è una volontà a non far funzionare questo pronto soccorso ce lo dicano chiaramente. Ma in queste condizioni non si può andare avanti”. Il primario facente funzioni del pronto soccorso del Veneziale ha chiesto e ottenuto un intervento del sindaco di Isernia, affinché la Asrem affronti una volta per tutte un problema irrisolto da anni. Brasiello si è messo in moto. Ma il pessimismo regna sovrano: “il sindaco ha lavorato ottimamente, ma è ancora in attesa di risposte. Per questo non escludiamo affatto di tornare di nuovo in piazza. La situazione è insostenibile, a maggior ragione – ha concluso Pastore – perché spesso gli infermieri vengono aggrediti, come se fossero loro i responsabili di questo malfunzionamento”.