Il Consiglio comunale di Campobasso ha approvato la mozione del Partito democratico che chiede al presidente della Regione di mantenere fede agli impegni assunti e di tutelare la sanità pubblica.
La proposta del nuovo Piano sanitario regionale non smette di suscitare dubbi e polemiche. Stavolta le perplessità arrivano dal Gruppo Pd di Palazzo San Giorgio che, nel corso della seduta consiliare odierna, ha presentato una mozione con la quale, di fatto, rigetta in toto la proposta di riordino dell’intero sistema sanitario regionale avanzata dal governatore e commisario ad acta Paolo Frattura.
Il nuovo Piano, secondo i firmatari della mozione, penalizzerebbe, e non poco, la sanità pubblica a vantaggio di quella privata. Nello specifico, non è chiaro, è stato detto in aula, come la possibile integrazione dell’ ospedale Cardarelli con la Fondazione Giovanni Paolo II possa contribuire a ridurre i costi di gestione.
L’ accorpamento delle due strutture, sostengono i consiglieri, costituirebbe un magnifico regalo ad una struttura privata, e comporterebbe la progressiva eliminazione del Cardarelli.
E’ stato ricordato, inoltre, che lo stesso Frattura, durante il tavolo tecnico del luglio 2013, aveva espresso parere favorevole al Piano Ruta, Piano, ad oggi, totalmente ribaltato a favore di una proposta che depotenzia il servizio pubblico, hanno ancora denunciato gli esponenti del Pd, che hanno anche annunciato l’intenzione di inviare la mozione al Consiglio regionale, invitando il presidente Frattura a chiarire al più presto i dubbi derivanti dal nuovo Piano sanitario presentandosi in Consiglio comunale.
Quanto accaduto a palazzo San Giorgio evidenzia, in maniera netta e chiara, il dissenso che si allarga, all’interno del centrosinistra, nei confronti dell’operato del governatore. E la mozione del Pd rappresenta un segnale inequivocabile per Frattura, sollecitato a cambiare rotta, prima che sia troppo tardi.




