La mobilitazione dei lavoratori, allevatori e trasportatori della Gam va avanti. Andrà avanti fino a quando non avranno ottenuto dalla Regione certezze sul loro futuro e su quello dell’azienda. Una risposta potrebbe arrivare domani, perché, proprio per lunedì è previsto l’incontro in azienda, tra i lavoratori e il governatore Frattura. Una riunione sulla quale i manifestanti ripongono tutte le residue speranze.
Speranze di poter finalmente ricevere le mensilità arretrate, che rappresenterebbero una boccata d’ossigeno. Speranze di vedere riaperta l’azienda, come chiedono con forza, speranze di poter sperare in un futuro, con un nuovo piano industriale.
E nel frattempo di ottenere la proroga della cassa integrazione. Richieste fatte pervenire per iscritto dai sindacati da mesi e che dunque, ora attendono risposte certe. Il tempo delle promesse è finito.
Se domani non ci saranno novità, i lavoratori metteranno in atto azioni di protesta clamorose, tra cui il blocco della statale 17, già attuato ma in maniera quasi simbolica qualche giorno fa. Ma stavolta si fa sul serio.
Nel corso dell’assemblea che si è tenuta sabato sera davanti all’azienda i sindacati hanno lanciato un appello forte all’unità. Perché, hanno detto, solo uniti saremo forti.
Intanto anche oggi, domenica, i manifestanti resteranno davanti ai cancelli dell’azienda. Si sono organizzati per pranzare lì tutti insieme. Hanno famiglia. Moglie, mariti, figli. Ma oggi non saranno con loro. Oggi sarà una domenica diversa, una domenica diversa. Una domenica di attesa e di speranza.




