Il Molise, terra fragile, estremamente esposta al rischio idrogeologico.
Una terra nella quale le frane sono in continuo movimento, minacciando case, attività economiche e intere comunità , provocandone spesso l’isolamento.
Movimenti franosi che investono le aree interne come la costa, senza distinzione alcuna. Un fenomeno col quale, le amministrazioni regionali che si sono succedute negli anni hanno imparato a convivere, contrastandolo con interventi spesso non risolutivi.
Un problema che era stato affrontato dal precedente governo regionale, che era riuscito ad ottenere un finanziamento da 27 milioni di euro, Â attraverso una delibera del Cipe. Oggi sono state firmate otto convenzioni, con altrettanti comuni per avviare gli interventi contro il dissesto.
Le amministrazioni sono quelle di Campomarino, Montenero di Bisaccia, Ururi, Pizzone, Montefalcone del Sannio, Â Oratino, Roccavivara e Sant’Angelo Limosano.
Tra un paio di settimane la stipula di nuove convenzioni con altri sindaci.
Alla firma degli accordi c’era anche il commissario straordinario per il rischio idrogeologico, Aldo Consentino, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione centrale ad affrontare un problema che investe gran parte del Paese.
Sono 87 i Comuni che hanno fatto richiesta dei finanziamenti, come ha precisato l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Nagni  che ha anche ricordato come, nella legge di stabilitù siano disponibili, per il dissesto, 7 miliardi di euro. «Spero che il Molise possa ottenere una fetta di quel finanziamento», ha chiuso l’assessore.
Ed in attesa di ulteriori somme, i progetti finanziati possono finalmente partire.




