Avevano preso di mira un capannone, a Vinchiaturo, all’interno del quale stava per partire un’attività per l’essicazione dei prosciutti, portando via materiale per circa 400 mila euro.
Ma proprio al termine dell’ultima incursione all’interno della struttura e dopo un inseguimento , sono stati arrestati a Mirabello dagli agenti della Squadra mobile di Campobasso, coordinati dal vice commissario Mario Oriente.
A finire in carcere due giovani di 21 e 25 anni di Gildone, incensurati e Michele Reale, 31 anni di Jelsi, già noto alle forze dell’ ordine soprannominato Lupin. Nomignolo che la dice lunga sulla sua attività . Per i proprietari della struttura è finito un incubo partito il 15 dicembre, con il primo furto, il primo di una lunga serie. I tre, infatti, avevano preso di mira la nascente attività commerciale, visitandola quasi ogni sera, portando all’esasperazione quanti, su quella attività avevano investito tutto e della quale non era rimasto nulla, a parte le pareti.
Sì, perché, come ha raccontato Oriente nel corso della conferenza stampa, i ladri avevano portato via  tutto quello che era possibile portare via: metri e metri di cavi elettrici, macchinari, plafoniere,  compressori, celle frigorifere. Non era rimasto più nulla.
Un danno enorme, quello subìto dai proprietari del capannone che non potranno per il momento far partire l’attività perché dovranno riacquistare tutto. E le trenta persone che sarebbero state assunte dovranno attendere chissà quanto tempo prima di poter cominciare a lavorare.
L’unica consolazione, il recupero di una minima parte della refurtiva, nascosta all’interno dell’abitazione di uno dei due giovani di Gildone.
I tre ora si trovano in carcere, a Campobasso, con l’accusa di furto aggravato continuato in concorso, a disposizione del Pm Santosuosso.




