Si continua a scavare nei terreni a ridosso della strada della Bonifica, nel territorio di Venafro. Con i mezzi dei Vigili del fuoco si è arrivati a circa sei metri di profondità, ma finora dal sottosuolo sono stati riportati alla luce solo materiali ferrosi e qualche bidone, per lo più provenienti da imprese edili, ha confermato il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano. I terreni controllati lungo Strada Cupa e il materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro. Non ci sarebbe niente di pericoloso. Per ora è comunque prematuro giungere a conclusioni. Sia perché i materiali devono essere volta per volta analizzati dall’Arpa, sia perché si continuerà a scavare ancora per giorni, anche in altre zone, ha detto ancora Albano. In effetti nelle ultime ore l’attenzione della Forestale si è spostata su un altro terreno in località Torciniello, non molto distante dalla variante di Venafro, dove il magnetometro dell’Istituto di geofisica e vulcanologia ha rilevato altre anomalie. Anche sotto questo terreno coltivato a mais potrebbe dunque esserci qualcosa. Sul posto, durante il primo sopralluogo, c’era anche il proprietario, Vincenzo Salvatore. È apparso molto tranquillo. Questo mais – ha detto – è utilizzato come mangime nella sua azienda agricola. Il latte prodotto – ha aggiunto – viene fornito a grandi aziende e dunque sottoposto ad analisi continue. Il proprietario è stato accompagnato anche dal cugino, Antonio Moscardino. Ben vengano controlli del genere ed è giusto tranquillizzare la gente – ha detto – ma qui problemi non ce ne sono. Siamo tranquilli al 100%”.
Rifiuti interrati a Venafro: trovato solo materiele edile. Ma gli scavi sono solo all’inizio
