Il 2013 anno nero per l’edilizia molisana e le prospettive per l’anno appena iniziato non sembrano essere incoraggianti.
A dirlo è il presidente dell’Ance Molise, Umberto Uliano, eletto di recente e che traccia un quadro allarmante della situazione in cui versa il settore.
Il numero degli operai è sceso di oltre 40%, dimezzato il monte salari, i bandi di gara sono letteralmente crollati, mentre è ferma l’edilizia residenziale, come quella commerciale. E all’orizzonte, secondo l’associazione degli imprenditori edili, non si intravedono spiragli, con la situazione destinata a peggiorare ulteriormente.
Secondo l’Ance si prevede un ennesimo calo del 2,5% in termini reali degli investimenti in costruzioni, l’edilizia abitativa perderà ancora terreno.
«Chi a fine anno ha parlato di ripresa del settore – denuncia l’associazione – non conosce nè i dati locali e neppure le previsioni nazionali».
Un vero e proprio bollettino di guerra, un disperato grido d’aiuto quello che parte dall’Ance, rivolge alle istituzioni, alla Regione.
«Si può tentare di uscire da questa profonda crisi solo se il governo regionale collocherà l’edilizia al centro dell’agenda di governo», dice il presidente, secondo il quale è indispensabile che i finanziamenti si trasformino nel più breve tempo possibile in cantieri.
I crediti maturati dalle imprese, a giudizio dell’Ance, vanno trasformati immediatamente in pagamenti, perché le aziende attendono da oltre due anni di essere pagate.
«Quando si capirà che la crisi dell’edilizia vale molte Gam, Ittierre e Zuccherifici – conclude – ci si renderà conto che occorre agire con la massima celerità per evitare che, con l’edilizia, collassi l’intera economia regionale».



