In questi giorni si sta parlando molto dell’azzeramento degli ospedali di Venafro e Larino, ma poco o nulla si dice sul futuro di Isernia e Termoli. Anche il Veneziale e il San Timoteo, infatti, con il nuovo piano sanitario potrebbero avere problemi. Almeno questo è il parere dell’Aaroi Emac, il sindacato degli anestesisti rianimatori ospedalieri italiani. Per il presidente regionale del sindacato di categoria, David di Lello, si rischia mi mettere a rischio “l’autonomia funzionale degli ospedali di Isernia e Termoli. Vorremmo poi capire con si intende per ‘connessione strutturale’, visto che si parla di ospedali distanti decine di chilometri. Cosa ne sarà dell’emergenza? Certe strutture saranno ancora in grado di garantire servizi efficienti al pazienti 365 l’anno e 24 ore al giorno? Ci chiediamo inoltre se i privati, ai quali riconosciamo la sua funzione di integrazione e implementazione del servizio sanitario, se siano pronti per far fronte alle nuove esigenze che verranno a crearsi”. Nel ribadire la necessità e la disponibilità a un confronto, il sindacato esprime perplessità anche sul piano degli esuberi. Per Di Lello è stato fatto in fretta, senza “esame congiunto con le organizzazioni sindacali. Ciò doveva essere fatto prima, invece siamo stati informati solo a cose fatte”.
Di Lello (Aaroi Emac): “Con il nuovo piano sanitario problemi anche a Isernia e Termoli”
