Il nuovo anno si apre all’insegna delle tasse per i cittadini di Campobasso. Si comincia il 24 gennaio, con la scadenza del pagamento dell’Imu sulla prima casa.
Campobasso è tra quei Comuni che nel corso del 2013 hanno aumentato l’aliquota, portandola dal 4 al 5 per mille per far fronte ai debiti fuori bilancio.
Il decreto del Governo, emanato a dicembre, prevede il pagamento del 40% sull’uno per mille, ossia sulla differenza tra il 5 ed il 4 per mille.
Contro il decreto l’Ance aveva annunciato battaglia, giudicandolo iniquo. Una battaglia evidentemente persa se è vero come è vero che l’imposta, il cui pagamento era previsto inizialmente per il 16 gennaio, è stato spostato al 24. L’unica concessione del Governo.
Dal Comune, l’assessore al Bilancio Toma fa sapere che la somma che i contribuenti dovranno sborsare sarà minima. Pochi euro che però andranno ad aggiungersi all’altra tassa in arrivo, la Tares, la tassa che introduce aumenti consistenti e che ingloba il servizio di raccolta dei rifiuti, la pubblica illuminazione e la manutenzione delle strade. La scadenza, in questo caso, è fissata al 31 gennaio.
Le famiglie, in media, pagheranno il 30% in più, mentre per alcune categorie commerciali i rincari sfioreranno il 200%.
Si tratta dei parrucchieri, pizzerie al taglio, pescherie, fiorai, ristoranti. Per queste attività si tratta di un vero e proprio salasso.
L’assessore Toma precisa che il Comune è stato costretto, suo malgrado, a decidere l’ aumento, perché necessario per far fronte ai 7 milioni di euro a carico della collettività.
L’amministrazione è riuscita a recuperare circa 600 mila euro, ma il resto sarà a carico dei contribuenti. Ai quali non rimane che pagare.
anna di matteo



