Dopo l’intesa siglata con Chrysler, il gruppo Fiat è diventato il settimo produttore di auto al mondo.
Secondo i sindacati di categoria grazie a questo accordo ci potrebbero essere opportunità di rilancio anche per lo stabilimento di Termoli.
Riccardo Mascolo, segretario regionale della Fim-Cisl cita l’esempio del mini suv con marchio Jeep che sarà prodotto a Melfi e potrebbe montare pure i cambi e i motori costruiti a Termoli.
“Anacronisticamente – spiega il sindacalista – la globalizzazione del tutto può essere questa volta positiva per il gruppo Fiat a livello nazionale e quindi anche a cascata per lo stabilimento di Termoli”. Questo modello potrebbe allocare sulle macchine i prodotti di Termoli, come cambi e motori; ciò sta a significare che in futuro sulle macchine che saranno costruiti a livello mondiale con marchio Chrysler potrebbero essere allocati anche prodotti del gruppo Fiat”.
Il ragionamento di Mascolo si ritrova proprio in Basilicata: «Con l’accordo tra Fiat e Veba, lo stabilimento di Melfi diventa l’avamposto della sfida della globalizzazione del mercato dell’auto. Non a caso il marchio Jeep, il brand del gruppo che ha la maggiore riconoscibilità a livello globale e sinonimo esso stesso di una tipologia di prodotti, è il “cuore” di tutta l’operazione”.


