Il dimensionamento della rete scolastica 2014-2015 in Molise nasce già vecchio”. A sostenerlo è il segretario della Federazione lavoratori della Conoscenza della Cgil Sergio Sorella. “Ci sono tante criticità e incongruenze, nonostante gli impegni e il pesante intervento di province e molti sindaci” ha detto sulla riorganizzazione deliberata in consiglio regionale il 17 dicembre. “E’ già fuori norma – ha continuato – perchè lo dice la recente nota ministeriale che istruisce gli uffici scolastici sui prossimi dimensionamenti i cui effetti vanno inseriti a sistema entro il 31 gennaio. I piani – ha spiegato il sindacalista – dovranno essere predisposti secondo la normativa vigente sul numero medio di 1000 alunni per istituto e la facoltà per le Regioni di stabilire autonomi criteri di configurazione della rete è di fatto annullata”.
Sorella, conti alla mano, ha detto ancora che se le istituzioni scolastiche nazionali devono essere 8053, in Molise ce ne dovrebbero essere al massimo 45, con 1000 alunni per ognuna, mentre la Regione ha approvato 54 dirigenze. “Un caos – ha sottolineato – che non aiuta chi deve iscrivere i figli, non avendo un quadro chiaro di quella che sarà la rete”.
La Cgil continua a chiedere alla politica regionale e anche ai parlamentari di considerare il dimensionamento tra le emergenze della scuola cui dare un risposta, cambiando le norme del settore per evitare la desertificazione nel territorio con tagli al numero di istituti e la creazione di quelli che Sergio Sorella definisce veri e propri mostri per numero di alunni e plessi nei centri maggiori. Per il sindacato in Parlamento si sarebbe dovuto chiedere di rivedere i parametri e i numeri delle istituzioni scolastiche e organizzare una rete considerando le specificità territoriali con una idea di quale dovesse essere l’offerta formativa da garantire agli studenti.



