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mercoledì, Novembre 26, 2025

Il settore del commercio travolto dalla crisi. Il 2013: un anno da dimenticare

AperturaIl settore del commercio travolto dalla crisi. Il 2013: un anno da dimenticare

di ANNA MARIA DI MATTEO

L’anno che sta per chiudersi, in Molise sarà ricordato come un anno difficile, un anno nero caratterizzato da una profonda crisi che ha investito tutti i settori produttivi.

Il segretario regionale della Filcams, Franco Spina, ha tracciato il bilancio del 2013. Ed i quadro che ne viene fuori è drammatico.

10mila cassintegrati e lavoratori posti in mobilità ordinaria ed in deroga. Esattorie Spa con 70 lavoratori senza reddito da settembre. Molise Dati con 50 dipendenti in attesa di conoscere il proprio futuro, il centro commerciale Sannicola di Termoli all’interno del quale hanno chiuso diverse attività, tra le quali il Carrefour, con 120 posti di lavoro persi. La Codisal, con 19 lavoratori fermi, la Manutencoop che si occupa della pulizia delle scuole con 80 lavoratori a rischio dal primo gennaio. I lavoratori della cooperativa Copat della biblioteca Albino rischiano di perdere il lavoro perché la Provincia di Campobasso non ha più soldi.

La lista è parziale, ma indicativa di quella che è la situazione occupazionale nel Molise.

«I settori del commercio e dei servizi che in passato hanno rappresentato una valida alternativa per la ricollocazione dei lavoratori provenienti da altri settori in crisi – ha ricordato Spina – oggi non riescono a dare risposte, perché molte sono le aziende del commercio chiuse e molte quelle soggette a procedure di liquidazione».

Partendo da queste cifre il segretario della Filcams sollecita la classe politica ad intervenire con urgenza e decisione. «E’ vero che veniamo fuori da un decennio di mancata programmazione e di mancato utilizzo corretto dei fondi comunitari – ha aggiunto – ma quasi nulla è cambiato, però, in questi otto mesi di nuova amministrazione regionale. E non è certo un bel messaggio”.

Per il sindacalista la programmazione dei  fondi del Psr 2014 -2020  deve rappresentare la grande occasione rilanciare lo  sviluppo, puntando alla creazione di filiere integrate con il territorio.

«Turismo e agroalimentare sono i settori sui quali scommettere- ha sottolineato – Creare una agenzia unica per la promozione del Made in Molise, partendo dalle professionalità locali che oggi sono disoccupati. Serve una vera ed univoca prova di maturità da parte di tutti – ha concluso Spina – a cominciare dalla classe dirigente . Non c’è più tempo, bisogna agire senza se e senza ma».

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