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giovedì, Dicembre 25, 2025

Ad Agnone ‘Ndocciata e presepe vivente dedicato al femminicidio

AttualitàAd Agnone 'Ndocciata e presepe vivente dedicato al femminicidio

A quella dell’Immacolata partecipano migliaia e migliaia di persone: del resto l’edizione speciale è stata ideata proprio per attirare turisti in Alto Molise. Ma per gli agnonesi doc, la vera ‘Ndocciata – la più sentita ed emozionante – è quella della vigilia di Natale. Da oltre mezzo secolo a questa parte è ancor più bella perché si conclude con la rappresentazione del presepe vivente. C’è stata qualche torcia ardente in meno, ma il fascino dello spettacolo del fuoco è sempre lo stesso. E comunque in tanti si sono assiepati a bordo strada per applaudire i protagonisti delle cinque contrade che animano questa manifestazione nota anche oltre i confini nazionali.Subito dopo il grande fuoco della fratellanza (composto da tutte le ‘ndocce portate durante al sfilata), appuntamento per tutti davanti alla Chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli, quella dei Cappuccini, per la rappresentazione della natività. La 54esima edizione, proposta come sempre dal Cenacolo culturale “Camillo Carlomagno, quest’anno ha voluto puntare l’attenzione sul femminicidio, sulla tragedia delle tantissime donne uccise dagli uomini dentro o fuori la propria famiglia. La nuova strage degli innocenti, così è stata definita dagli organizzatori. Originale la sceneggiatura curata da Giorgio Marcovecchio, ottima la regia di Giuseppe De Martino. Oltre alla scena della donna adultera, la rappresentazione è stata caratterizzata dagli inediti doni portati dai Re Magi, interpretati da tre donne vestite di tuniche bianche macchiate di sangue: un biberon segno distintivo della donna-madre, il vestito da sposa emblema della inviolabilità del matrimonio e lo zaino simbolo del bagaglio esistenziale delle vittime della violenza mortale.

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