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martedì, Settembre 30, 2025

Rifiuti tossici sotterrati, in provincia di Isernia si comincia a scavare

AttualitàRifiuti tossici sotterrati, in provincia di Isernia si comincia a scavare

Il georadar ha già individuato alcune aree sospette tra Isernia e Venafro. Si parla di rifiuti metallici, ma per capire davvero di cosa si tratti sarà necessario passare alla fase due, ossia scavare. Si comincerà molto presto. Lo ha lasciato intendere il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano. Per ovvie ragioni ha preferito non sbilanciarsi più di tanto, ma al tempo stesso ha sottolineato che sia le indagini coordinate dalla Dda di Campobasso (che si sta occupando di quanto dichiarato dal boss Carmine Schiavone) sia il lavoro che sta svolgendo il Comitato coordinato dalla Prefettura di Isernia stanno dando buoni frutti. In tempi ragionevoli si dovrebbe dunque sapere se quelli seppelliti in Molise siano i rifiuti tossici della camorra oppure scarti industriali, comunque dannosi. Certo è che negli ultimi tempi le indagini sui reati ambientali hanno subito una decisa accelerata. Le dichiarazioni del magistrato sono state raccolte a margine di un convegno organizzato a Isernia dall’associazione dei “Cittadini contro le mafie e la corruzione”. Un incontro voluto per scuotere le coscienze, per invitare la gente a non delegare, ma a tenere alta l’attenzione sul proprio territorio. Limitarsi a far lavorare le forze dell’ordine è sbagliato – ha detto il presidente dell’associazione Antonio Turri – anche i cittadini devono impegnarsi in prima persona per difendere un territorio – quello molisano, per l’appunto – abbastanza vicino a quella dei terra dei fuochi che sta facendo tremare tutti. Soddisfazione per il lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine in Molise, è stata espressa da Letizia Giancola, coordinatrice regionale dell’associazione promotrice del convegno dal titolo significativo: “Veleni in cerca d’autore: il caso Molise”.

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