E’ un quadro allarmante quello che emerge dai dati della Banca d’Italia sull’economia molisana. “In Molise non si sono manifestati i tenui segnali di stabilizzazione emersi nel quadro economico nazionale”. A dirlo è il Rapporto Economia Regionale Aggiornamento Congiunturale della Banca d’Italia.
Il rilevamento interessa il primo semestre del 2013 ed è stato presentato in Prefettura a Isernia dal direttore della filiale di Bankitalia di Campobasso, Giuseppina Capozza.
“Il Molise – ha commentato la Capozza – non sembra aver agganciato la ripresa. A livello nazionale, infatti, c’è un arresto della caduta con previsioni di modesta crescita per il prossimo anno. L’attività economica in regione – si legge nel Rapporto – è fiacca, aggravata dalla debolezza dei consumi delle famiglie, dall’ulteriore flessione dell’export e dalla limitata propensione a investire delle imprese”.
In merito all’export Capozza ha voluto evidenziare “c’è un settore che, tuttavia, tiene ancora ed è l’agroalimentare”. Nel mercato del lavoro il dato più preoccupante riguarda l’occupazione, in calo del 6,9%, La contrazione maggiore si regista nel settore industriale e delle costruzioni. “Quasi la metà delle imprese ha avuto una riduzione del fatturato nei primi nove mesi dell’anno, solo un quinto un aumento”. Il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 10,9%. Per l’edilizia “sulla base dei dati delle casse edili, il numero delle ore lavorate nel settore delle costruzione è diminuito del 20%”. In calo del 3,4% i prestiti e del 3,8% i finanziamenti alle imprese. Male il turismo, gli arrivi sono diminuiti del 15,4% e le presenze del 19,3″.