di Anna Maria Di Matteo
Del progetto Granmanze della Granarolo che dovrebbe realizzare un allevamento di 12mila manze nel basso Molise si poco o nulla.
Lo ha dichiarato il presidente della Cia, la Confederazione italiana agricoltori del Molise, Luigi Santonianni, nel corso di una conferenza stampa dalla quale ha invitato ufficialmente i vertici dell’azienda in regione per un confronto.
Santoianni ha denunciato il mancato coinvolgimento delle organizzazioni categoria, delle comunità locali su  un progetto, unico nel suo genere in Italia.  Una iniziativa di grossa portata , ha dichiarato, che non può essere calata dall’alto, senza che la popolazione, le amministrazioni locali ne conoscano i benefici e soprattutto le conseguenze dal punto di vista dell’impatto ambientale.
Nessun commento sull’iniziativa imprenditoriale da parte della Cia, che attende di confrontarsi con la Granarolo prima di esprimere un giudizio. “Non possiamo affermare che si tratti o meno di un progetto sostenibile e compatibile con il territorio perché non ne conosciamo i contenuti – ha ancora aggiunto Santoianni – Ne sentiamo parlare da mesi ma al momento nessuno ha chiesto il nostro parere. Per questo aspettiamo la Granarolo qui in Molise per avere un confronto aperto. Solo allora, quando avremo avuto le risposte ai nostri dubbi, potremo esprimere un giudizio sulla bontà del progetto”.
La Cia è dunque pronta. Non resta che attendere la risposta della Granarolo.
