Stando alle testimonianze raccolte, erano in tre. Uno è entrato, gli altri due hanno aspettato all’esterno. In quel momento nella sede dell’Aci di via Campania, a Venafro, c’era solo il gestore. Il rapinatore, a quanto sembra dall’accento campano, prima di prendere i soldi in cassa ha colpito alla testa il titolare dell’agenzia con il calcio della pistola, come testimoniano alcune gocce di sangue sul pavimento. Poi ha tentato di legarlo e imbavagliarlo con il nastro adesivo per imballaggi. La vittima ha reagito. Lui l’ha colpita nuovamente. Stavolta con un dissuasore elettrico, un congegno che lancia una scarica corrente forte quanto basta per rendere inoffensiva una persona. Il bottino non è al momento quantificabile. Si parla di qualche migliaio di euro tra soldi incassati con i bolli auto e altre somme riconducibili al gestore dell’attività. L’allarme è stato lanciato da una donna che ha visto i tre rapinatori mentre scappavano. Sul posto sono subito arrivati i Carabinieri. Nel frattempo il titolare dell’Aci è stato condotto al Santissimo Rosario per essere medicato alla testa. Per fortuna nulla di grave. Le indagini sono condotte dai Carabinieri della compagnia di Venafro, in collaborazione con i colleghi del Nucleo investigativo del comando provinciale dell’Arma di Isernia. In queste ore gli investigatori hanno raccolto alcune testimonianze, utili a fare chiarezza sulla vicenda. Ascoltata anche la vittima della rapina. Seppure in comprensibile stato di shock, ha raccontato quanto accaduto in quei terribili istanti. Ha fornito una descrizione sommaria dei rapinatori. I militari gli hanno mostrato anche delle foto segnaletiche, ma non sarà facile identificarli, anche perché i tre indossavano un berrettino che ha in parte coperto i loro volti. Non è comunque escluso che nelle prossime ore vengano acquisite anche le immagini delle telecamere a circuito chiuso di una banca e di altre attività della zona.