Era destinata ad essere soppressa, perché considerata ormai un ramo secco. Quando tutto sembrava ormai deciso, è arrivato il ripensamento e così la tratta ferroviaria Campobasso-Termoli non solo è stata salvata da Rfi e Trenitalia ma sarà addirittura oggetto di un corposo investimento: 4 milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza
. Un milione e 600 mila euro già disponibili, la differenza pronta entro il prossimo mese di gennaio per i lavori che dovrebbero essere completati entro maggio 2014. Gli interventi saranno realizzati dall’Armafer, che darà lavoro a molti lavoratori molisani.
Rfi ha dunque deciso di investire sulla linea che collega il capoluogo all’Adriatico, mettendo sul piatto tutte le risorse disponibili.
Per l’assessore regionale ai Trasporti, Pierpaolo Nagni che su questo tema ha portato avanti una vera e propria battaglia, si tratta di una vittoria importante, forse anche insperata, visto come si erano messe inizialmente le cose.
«La tratta ferroviaria Campobasso – Termoli è una alternativa alla Bifernina, ed alla statale 87 per raggiungere la costa – ha dichiarato – Siamo riusciti a realizzare uno dei nostri punti del programma di governo”.
Incisiva dunque l’azione dell’assessore Nagni e del presidente Frattura, secondo il quale il Molise deve puntare su una mobilità sostenibile, in particolare privilegiando il trasporto su ferro a quello su gomma. La massa in sicurezza della tratta Campobasso-Termoli rappresenta il primo passo che va in quella direzione.




