Non era infuriato, come apparso in altre occasioni, ma il sindaco di Campobasso, Luigi Di Bartolomeo, ha voluto comunque fare alcune precisazioni rivolte al capogruppo del suo partito, il Pdl, in consiglio comunale Salvatore Colagiovanni. Un Colagiovanni che pare scalpitare in questi mesi che si annunciano come una lunga campagna elettorale prima del voto in primavera per le comunali. Lui non ha mai fatto mistero delle sue velleità di occupare la poltrona di primo cittadino. Nelle scorse ore aveva puntato il dito sullo stato dell’area attrezzata in Contrada Foce, chiedendo lumi. Di Bartolomeo non ha gradito la puntualizzazione e carte alla mano ha replicato al giovane consigliere, dicendo che il 26 luglio di quest’anno è stata autorizzata l’agibilità dell’immobile nella contrada.
Altro argomento, sul quale si è soffermato anche il vicesindaco e assessore al Commercio Giuseppe Cimino, è quello della manifestazione Campobasso in Fiera, che si è tenuta fino alla scorsa domenica, ogni fine mese, nell’area dell’ex Romagnoli. Ora non più. Niente proroga. La decisione, hanno sottolineato Di Bartolomeo e Cimino, è stata presa dalla Giunta, raccolte le proteste dei commercianti del centro, di associazioni e della confcommercio. Manifestazione che non si terrà più in centro, è stato detto, per non danneggiare i negozi fissi della zona e perchè non risponderebbe a quanto stabilito nella convenzione, con forte presenza di amblanti non molisani. “Siamo pronti al dialogo e a trovare altri posti, in periferia e stabilendo se continuare a farlo una volta al mese o in alcune occasioni soltanto” hanno detto. Un mercatino che richiama comunque gente che, in un periodo di crisi, trova prodotti accessibili. Pure su questo argomento Colagiovanni aveva criticato l’amministrazione. Lapidario Di Bartolomeo. “Chiunque può candidarsi sindaco e dire la sua ma senza millantare cose non vere. . Comunque è bene sapere con chi si ha a che fare” ha rimarcato.



