di Giovanni di Tota
Omicidio colposo. E’ l’ipotesi di reato sulla quale è al lavoro il procuratore aggiunto di Bari Anna Maria Tosto. Una accelerazione improvvisa e imprevista, quella impressa dai magistrati, sulla vicenda che ha avuto per sfortunato protagonista il bambino di Campobasso, soffocato da una polpetta mangiata al centro ristoro dell’Ikea, lo scorso 20 agosto.
Omicidio colposo. E’ l’ipotesi di reato sulla quale è al lavoro il procuratore aggiunto di Bari Anna Maria Tosto. Una accelerazione improvvisa e imprevista, quella impressa dai magistrati, sulla vicenda che ha avuto per sfortunato protagonista il bambino di Campobasso, soffocato da una polpetta mangiata al centro ristoro dell’Ikea, lo scorso 20 agosto. L’agonia del piccolo Giulio appartiene ormai alla cronaca. Per 20 giorni è rimasto attaccato ad una macchina del reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII, che lo ha tenuto in vita. Fino a lunedì sera, quando il collegio medico scientifico del policlinico ne ha decretato il decesso. A quel punto il sostituto Domenico Minardi, pm di turno al palazzo di giustizia di Bari, ha incaricato un perito di eseguire l’esame esterno del corpo del bambino. Ma nei giorni successivi la salma di Giulio non è stata restituita alla famiglia per lo svolgimento dei funerali. Negli uffici del palagiustizia il fascicolo aperto sull’episodio è finito sul tavolo di Anna Maria Tosto che oggi ha convocato i familiari del bambino in tribunale. Come sono stati prestati i soccorsi, quanto tempo ci hanno impiegato ad arrivare al negozio Ikea. E in quanto tempo l’ambulanza ha raggiunto l’ospedale pediatrico. Nell’immediatezza dell’intervento chirurgico si è subito parlato di una gravissima ipossia, una ventina di minuti in cui Giulio ha smesso di respirare. E per questo i danni al cervello a agli organi del bambino di appena 3 anni sono stati irreparabili. Elementi, tuttavia, sui quali la procura vuole fare estrema chiarezza. E per questo motivo i magistrati hanno preso qualche ora di tempo in più e non hanno ancora concesso il nulla osta per i funerali. Mentre a Campobasso la città attende di poter riabbracciare un’ultima volta il piccolo Giulio.
