Si prospetta un autunno caldo per i dipendenti della Ex Cattolica di Campobasso. Dopo la pausa estiva i sindacati tornano sul piede di guerra ed annunciano battaglia contro i 45 licenziamenti decisi dalla Fondazione Giovanni Paolo II che dovrebbero scattare il primo novembre.
Sono pronti a rivolgersi persino alla Procura della Repubblica per presunti comportamenti antisindacali e tornano a chiedere un confronto con la proprietà.
Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fials fanno fronte comune. Contestano l’atteggiamento assunto dalla Fondazione, definendolo strumentale ed arrogante, avendo rigettato, dicono, l’offerta della Regione, della cassa integrazione in deroga e proseguendo sulla strada dei tagli al personale.
Un braccio di ferro che, aggiungono i sindacati, sta avendo ripercussioni pesanti non solo sui dipendenti stessi, ma anche sui pazienti che vivono situazioni di disagio.
Intanto i rappresentanti sindacali hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Regione Frattura e all’assessore al Lavoro, Petraroia, per trovare uno spiraglio ad una vertenza che si trascina da mesi ormai.
Clima dunque incandescente e posizioni che al momento restano distanti. Da un lato la Fondazione che si dice costretta a licenziare per evitare danni ancora peggiori, dall’altro i sindacati che invece chiedono la revoca del provvedimento chiedendo la riapertura di un tavolo si confronto.




