di Giovanni Minicozzi
E’ arrivato nel Molise in punta di piedi, ma sta dimostrando la sua qualità di abile mediatore. Il commissario del Pdl, Carlo Sarro, nominato in piena estate da Silvio Berlusconi dopo le dimissioni di Ulisse Di Giacomo, è riuscito a mettere insieme tutti i big del partito: Sabrina De Camillis, Michele Iorio, Aldo Patriciello, Angela Fusco Perrella, Nicola Cavaliere, Pierluigi Lepore e i presidenti delle due Province, Rosario De Matteis e Luigi Mazzuto. Assente giustificato l’ex coordinatore Ulisse Di Giacomo che, però, ha incontrato il commissario in mattinata e gli ha persino regalato la medaglia di Forza Italia, eliminado così ogni dubbio sulla sua assenza. Sarro ha illustrato i suoi obiettivi per rilanciare l’azione del partito anche in vista della nascita di Forza Italia e si è dichiarato convinto di ristabilire l’unità del gruppo dirigente locale aprendo, però, le porte ai giovani e alle donne. “Cercherò di restare per poco tempo in regione poiché – ha specificato il commissario – con la fase congressuale lascerò il partito nelle mani dei dirigenti locali”. Il commissario ha poi stimolato i simpatizzanti ad attivarsi per sostenere i referendum radicali finalizzati alla riforma della giustizia. Non poteva mancare, infine, la sua posizione sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore del Molise preannunciata dal Pd. “Si assumeranno la responsabilità se voteranno contro Berlusconi in modo pregiudiziale e ne pagherà le conseguenze – ha concluso Sarro – il governo Letta”.
