Fondi per la prevenzione sismica. Firmato il decreto per erogare 185 milioni di euro, ripartiti su 17 Regioni, sulla base di quanto stabilito, sempre con un decreto, dal capo dipartimento della
Protezione Civile, il 15 aprile. Il provvedimento ripartisce i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico per il 2012, considerando l’indice medio, che tiene conto della pericolosità del territorio e della vulnerabilità degli edifici e delle infrastrutture con l’obiettivo prioritario della riduzione della perdita di vite umane. Rientra nello stanziamento complessivo di 965 milioni che la legge del 2009 ha previsto di dare in 7 anni per mitigare, appunto, il rischio sismico in tutta Italia. Al Molise, insieme a Umbria, Marche, Basilicata, Puglia, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia, vanno finanziamenti dai 9,4 ai 6,5 milioni di euro. Questi contributi statali sono concessi alle Regioni che cofinanziano la spesa per almeno il 25% del costo degli studi di micronazione. La parte per gli interventi strutturali sarà compresa tra un minimo del 20% e un massimo del 40%, dedicata agli edifici privati. In particolare, si legge nel documento, sui 185 milioni di contributi disponibili per il 2012, vengono assegnati complessivamente 169 circa per rafforzare o migliorare (o, se è il caso, demolire e ricostruire) edifici e opere pubbliche di interesse strategico per finalità di protezione civile, nonché su edifici privati; 15,9 milioni, sono invece destinati a finanziare, appunto, studi di microzonazione sismica per una migliore conoscenza del territorio. Calabria, Sicilia e Campania hanno ricevuto i contributi più cospicui (rispettivamente 26,4 – 25,9 e 25,6 milioni di euro); all’Abruzzo il decreto assegna 13,4 milioni e 11, 4 all’Emilia Romagna e al Lazio; Lombardia, Liguria e Piemonte ricevono, rispettivamente 2,1 – 1,9 e 1,4 milioni di euro.
Prevenzione sismica, fondi alla Protezione civile del Molise
