Alla Regione Molise si lavora per migliorare la situazione dei trasporti in Molise che, da tempo, sconta numerose difficoltà.
Sul fronte del trasporto ferroviario i treni torneranno a circolare in regione dal 19 gennaio 2026. La notizia, attesa dai viaggiatori che da tempo sono costretti a percorrere la tratta Campobasso-Roma in autobus o nella migliore delle ipotesi con la combinazione autobus/treno, è stata ufficializzata dall’assessore regionale alle Infrastrutture Michele Marone nel corso della conferenza stampa di fino anno del Presidente della Regione Francesco Roberti.
I treni potranno riprendere la corsa da Bojano, che diventa stazione hub del Molise, fino a Isernia, Venafro e Roma; non da Campobasso però, a causa di una frana originatasi durante i lavori di elettrificazione in corso, sotto la galleria tra il capoluogo e Baranello. Da Campobasso dunque si andrà a Bojano con l’autobus sostitutivo delle Ferrovie e qui si prenderà il treno fino a Roma con la nuova linea elettrificata. E la situazione, per il collegamento da Campobasso, non si risolverà in tempi brevi. Il sottosegretario alla Regione, Vincenzo Niro, ha precisato – sempre nella conferenza stampa della Giunta di fine anno – che per risolvere il problema frana occorreranno almeno due anni di lavoro e oltre 80 milioni di nuovi investimenti.
Sempre sul fronte del trasporto ferroviario in arrivo 10 nuovi treni elettrici e il Presidente Roberti ha espresso la volontà di riaprire la tratta ferroviaria Termoli-Campobasso, chiusa da tanti anni, utilizzando i Fondi di sviluppo e coesione.
E le prospettive sono positive, secondo i vertici della Regione Molise anche per quanto riguarda i collegamenti su strada. L’assessore regionale alle Infrastrutture Michele Marone ha annunciato che nel 2027 partiranno i lavori per un collegamento più veloce tra la dorsale tirrena e quella adriatica.
Il progetto – che sarà inserito nel contratto di programma con ANAS – prevede di realizzare uno svincolo a Mignano Monte Lungo, sull’autostrada A1, collegato direttamente alla variante a doppia corsia per senso di marcia di Venafro e accorciando così la distanza fra il Molise e le grandi vie di comunicazione. Il documento di fattibilità tecnico economica dell’opera è all’attenzione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici; dopo il parere positivo per la realizzazione della nuova uscita dell’A1, l’Anas potrà avviare la conferenza dei servizi. I lavori, individuata la fonte di finanziamento, potrebbero partire nel 2027. «Quello dell’apertura dello svincolo autostradale di Mignano Monte Lungo sarà sostanzialmente – ha detto l’assessore Marone – il primo lotto del raddoppio della Bifernina su cui la Regione sta lavorando, avviando un intervento che dovrà poi proseguire con il raddoppio del tratto da Venafro a Isernia, quindi da Isernia a Bojano per poi proseguire fino a Termoli».



