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domenica, Dicembre 21, 2025

Stazione Termoli, Il Comune: “No barriere di vetro, sì galleria”

AttualitàStazione Termoli, Il Comune: "No barriere di vetro, sì galleria"

Termoli dice no a muri trasparenti alti dodici metri e rilancia con una visione diversa: non separare, ma ricucire. È questo il punto focale dello scontro – ancora aperto – tra Comune e Ferrovie dello Stato sul futuro dell’area della stazione e sul rapporto tra le due parti della città divise dai binari.
L’amministrazione comunale ha respinto la proposta di Rfi di installare barriere di vetro lungo la linea ferroviaria, giudicate invasive e incompatibili con il contesto urbano. Una soluzione che, secondo il Comune, risolverebbe solo il problema acustico creando però una nuova frattura visiva e urbana. Da qui la scelta di alzare l’asticella e rilanciare con un’idea più ambiziosa: una galleria artificiale di ricucitura, esteticamente integrata e pensata come intervento di architettura di qualità.
“La stazione di Termoli – ha detto l’assessore Miele – non è solo la stazione di riferimento del Molise, ma di un’area molto più estesa, che comprende ad esempio il nord della Puglia o il Sannio. Come Amministrazione riteniamo che RFI debba fare uno sforzo maggiore rispetto a quanto proposto per migliorare questa ferita urbanistica, così come avvenuto in altre città italiane. Allora abbiamo detto NO a delle barriere di vetro, brutte ed antiestetiche. Ci sarebbe piaciuto interrare i binari e ricucire tutta la zona. Non è possibile? Allora perché non pensare ad una soluzione più gradevole, tipo una sorta di galleria di pregio architettonico, considerando – ha aggiunto Miele – anche che Termoli è giunta in finale come Capitaie dell’arte contemporanea?”

L’ipotesi della copertura totale dei binari, valutata anche in relazione ai fondi PNRR, resta sullo sfondo ma appare impraticabile per costi e complessità tecniche. RFI ha quindi avanzato una proposta intermedia: un passaggio pedonale sopraelevato tra viale Trieste e via Dante. Per il Comune, però, non basta. La controproposta è trasformare quel collegamento in una piastra carrabile, almeno fino al ponte della Madonnina, così da migliorare davvero mobilità e connessioni urbane.

Il confronto resta aperto, mentre procede parallelamente il progetto su Piazza Donatori di Sangue, dove sono già stanziati cinque milioni di euro per un nuovo parcheggio strategico. Non una semplice mediazione tecnica, ma una partita che può segnare il futuro assetto urbano di Termoli: meno barriere, più connessioni.

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