5.8 C
Campobasso
giovedì, Novembre 27, 2025

Pesca, l’Europa propone ancora la riduzione delle giornata d’attività

AttualitàPesca, l'Europa propone ancora la riduzione delle giornata d'attività

Si prevede ancora un anno difficile per la pesca italiana: la nuova proposta dell’Europa per il 2026 impone una riduzione del 64% dello sforzo a strascico, un taglio senza precedenti che mette in allarme l’intera flotta nazionale. Alla stretta si aggiungono il –25% per i palangari e limiti severi alle catture di gamberi e dei pesci che vivono in acque aperte — come alici, sardine e sgombri — con nuove restrizioni dallo Stretto di Sicilia allo Ionio e al Mediterraneo occidentale, dove crollano le giornate di pesca e si inaspriscono i vincoli per gamberi e nasello.

In questo quadro generale preoccupa anche l’Adriatico, dove le marinerie — Termoli compresa — dovranno affrontare un ulteriore riduzione di quasi il 13% dell’attività a strascico e minori possibilità di pesca proprio su alici e sardine. Nel Canale di Sicilia scatteranno calendari serrati e quote ristrette, mentre nello Ionio è prevista una nuova riduzione delle catture. Piccoli margini di recupero si intravedono solo adottando attrezzi più selettivi o introducendo nuove chiusure temporanee.

Durissima la reazione del settore: “Un impatto insostenibile, che richiede interventi correttivi immediati”, denunciano Agci Pesca e Acquacoltura, Confcooperative Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare, pronte — “insieme ai colleghi francesi e spagnoli, a una grande mobilitazione del settore”. Le associazioni chiedono al ministro Lollobrigida una posizione netta in Europa, perché così, avvertono, la pesca italiana non può andare avanti.

Anche per il sottosegretario Patrizio La Pietra queste proposte dell’Europa sono inaccettabili e insostenibili per le marinerie italiane e il Governo si opporrà – ha detto – a un simile scempio.

Ultime Notizie