Se la residenza sanitaria resterà ancora chiusa e in disarmo, non esiterò a dimettermi. E’ stata questa la chiusura di una lettera scritta ai propri concittadini dal sindaco di Colletorto, Cossimo Mele. Il caso sollevato dal primo cittadino è quello di una Residenza Sanitaria Assistenziale realizzata con fondi pubblici (6 milioni di euro) sul territorio comunale che da ben nove anni, data di ultimazione dei lavori, è rimasta chiusa. Chiusa a tal punto – ha scritto Mele – da cadere ormai a pezzi. Nella stessa nota, mele ha messo sotto accusa l’Azienda Sanitaria Regionale che a suo dire, nonostante più volte sollecitata e nonostante il disco verde di Regione e Struttura commissariale, non ha assunto le necessarie iniziative volte all’apertura della struttura.
Questo il riassunto della puntata precedente. A scrivere la nuova, con una nota di replica, è la stessa azienda sanitaria. Da via Petrella nessuna replica diretta al Sindaco che aveva offerto la presa in carico della struttura da parte del comune, ma solo una serie di osservazioni di natura tecnica. Siamo interessati all’apertura, dicono dall’Asrem ma prima di procedere è necessario che vengano fatte una serie di verifiche di carattere tecnico e legale. Su questo ultimo versante, l’Azienda sanitaria solleva questioni relative alla gara di affidamento del 2018 e al cambio di servizio della struttura. Fatti che vanno chiariti – dicono – per evitare ogni tipo di contenzioso. Sul piano invece strutturale e tecnico l’Asrem sta valutando i costi di una ristrutturazione ormai resasi inevitabile. Infine, sotto il profilo della gestione e del rilancio, l’azienda sanitaria si riserva di verificare la sostenibilità economica dell’iniziativa, compreso l’eventuale affidamento a terzi dietro il corrispettivo di un canone.
Questa la seconda puntata. C’è da immaginare che ve ne sarà una terza, vista la dura presa di posizione del Sindaco mele che non ammette più indugi.
