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domenica, Novembre 9, 2025

Coldiretti Molise: villaggio Coldiretti a Bologna

EventiColdiretti Molise: villaggio Coldiretti a Bologna


Ha aperto i battenti il 7 novembre scorso, il Villaggio Coldiretti a Bologna che per l’intero week and, fino ad oggi, animerà la città emiliana con un ricco calendario di iniziative nel segno dell’agricoltura italiana (il programma completo sul sito www.coldiretti.it). A rappresentare le aziende molisana, all’interno del mercato di Campagna Amica, vi sono la NutFruit Italia, azienda agricola biologica di Monteroduni (Is) che produce frutta secca in guscio, a cominciare dalle celeberrime mandorle, ed il “cuoco contadino”, Felice Amicone, titolare dell’agriturismo “Guado Cannavina” di Capracotta, presidente regionale di Terranostra, l’associazione agrituristica di Campagna Amica-Coldiretti.

Il Villaggio rappresenta una straordinaria vetrina per il Made in Italy e l’agroalimentare italiano che, grazie alla Legge di Orientamento, fortemente voluta da Coldiretti, ha rivoluzionato negli anni in modo profondo l’agricoltura del nostro Paese.

“Un tempo eravamo considerati semplici produttori di materia prima per l’industria – ha affermato il Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, all’evento di apertura del Villaggio – Oggi siamo gli artefici del cibo, riconoscibili con il nostro volto e la nostra azienda dietro ogni prodotto. La Legge di Orientamento – ha aggiunto il presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa – ha consentito agli agricoltori di diventare protagonisti dell’economia reale, valorizzando il loro ingegno e aprendo le aziende a nuove attività: dall’accoglienza all’educazione, fino ai servizi sociali”.

“È stato un salto di qualità straordinario – gli ha fatto eco il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – per tutto il comparto, che ha trasformato l’impresa agricola in un presidio di innovazione, cultura e comunità. Oggi più che mai – ha aggiunto – dobbiamo tutelare il vero Made in Italy e garantire trasparenza ai consumatori. La legge sull’etichettatura obbligatoria – ha ricordato Ascolese – è un’altra conquista che ci permette di difendere la qualità e l’origine dei nostri prodotti ma l’Europa è ancora in ritardo sul principio di reciprocità: le stesse regole che valgono per chi produce in Italia devono valere anche per chi esporta verso l’Unione Europea. Non è accettabile che i nostri produttori subiscano la concorrenza sleale di chi utilizza sostanze vietate o pratiche non sostenibili.”

Numerosi sono gli argomenti che sono stati affrontati con molteplici incontri nel corso del villaggio a cominciare dalle opportunità occupazionali per i giovani offerte dalle campagne italiane, passando per le sfide internazionali che attendono il made in Italy agroalimentare, il contributo dell’agricoltura alla lotta alla violenza di genere, oltre a momenti di approfondimento con rappresentanti delle istituzioni e del mondo scientifico su argomenti chiave come la difesa del cibo naturale e della pesca Made in Italy.

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