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sabato, Novembre 8, 2025

Piano Operativo: medicina territoriale e rete ospedaliera i punti chiave

AperturaPiano Operativo: medicina territoriale e rete ospedaliera i punti chiave

Con la firma dei commissari Marco Bonamico e del sub commissario Ulisse Di Giacomo, e con quella del Direttore generale della Salute della Regione Molise, Lolita Gallo, diventa ufficiale il nuovo Piano Operativo per la sanità 2025 – 2027. Il documento che disegna il sistema sanitario regionale per il triennio in corso è stato già trasmesso ai ministeri competenti, quello per la Salute e quello per l’Economia, per l’iter di approvazione definitiva. Prevenzione, Medicina territoriale, Rete emergenza, Assistenza ospedaliera, Privati accreditati, questi gli assi principali lungo i quali il documento si sviluppa. Ad essi, questa la novità più d’impatto, è la sezione dedicata al possibile trasferimento dell’intero ospedale Cardarelli di Campobasso presso i locali della ex Cattolica, oggi Responsible Hospital.

Ma andiamo per gradi. Sul fronte della prevenzione vengono confermati e dove possibile potenziati i sistemi di contrasto alle malattie croniche e i programmi di screening, specie in materia oncologica. Per quanto riguarda la medicina territoriale sono le 13 case di Comunità progettate sul territorio a rappresentare il cardine della nuova organizzazione di prossimità. Ad esse si aggiungono gli ospedali di comunità di Larino e Venafro che vengono strutturati in stretto raccordo e in forma integrata con i servizi sociali e la rete dell’assistenza domiciliare e delle strutture semi residenziali. Confermata la nuova rete ictus col sistema pubblico – privato e con l’assegnazione provvisoria del trattamento dei casi di ictus emorragico presso il Neuromed e quelli di ictus ischemico trattabile in via farmacologica al Cardarelli.

Per quanto riguarda la rete del trauma, valutata positivamente dal tavolo romano, essa è oggetto di uno specifico decreto commissariale in fase di stesura. Ancora invece sotto esame la rete per l’infarto del miocardio e quella dei punti nascita. Sono in questo caso i numeri a giocare a sfavore della sanità molisana. Tra Isernia e Tremoli, in assenza di evoluzioni, dovrà chiudere in uno dei presidi sia l’una che l’altra. Da segnalare, come evoluzione in positivo, il numero dei parti a Termoli. Dal raffronto 2024 2025 si passa da 72 a 179 nascite nel primo semestre.

La rete ospedaliera si riduce da quattro a tre nosocomi. Il Caracciolo di Agnone viene riclassificato come Presidio Territoriale di Assistenza. Si occuperà di lungodegenza riabilitazione, primo intervento, servizi ambulatoriali e postazione 118. Cinque le strutture accreditate che affiancano la rete pubblica: Neuromed, Responsible, Villa Maria, Villa Ester e Gea Medica.

Infine, questa la novità, diventa concreta la possibilità di trasferire tutto l’ospedale Cardarelli presso i locali liberi del Responsible Hospital. Sarà dirimente in questo caso lo studio di fattibilità in corso che tiene conto del rapporto costi benefici dell’operazione. Sul tema esiste la disponibilità. dei Ministeri all’operazione.

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