Il primo dei due confronti con le corazzate del Girone Blu della Serie A3 Credem Banca che il calendario pone consecutivamente sulla strada degli EnergyTime Spike Devils Campobasso. I rossoblù del tecnico Giuseppe Bua sono pronti ad affrontare il Gioia del Colle, già incrociato in due circostanze durante il precampionato prima al PalaCapurso e poi a Vinchiaturo (in entrambi i casi 3-1 per i pugliesi).
La classifica vede i rossoblù al vertice assieme a Sabaudia e Castellana Grotte con i gioiesi, invece, settimi a quota due per l’exploit alla prima con Napoli al tie-break e per lo stop patito a Tricase contro il Lecce. «Senz’altro – argomenta alla vigilia il trainer dei campobassani Giuseppe Bua – sarà una partita molto complicata, contro una squadra che sta attraversando un momento intricato, ma che punta senza mezzi al salto di categoria, determinata a riscattarsi da un avvio non come da pronostico. Ma anche noi siamo pronti a dare il massimo, consapevoli che ci sarà da sgomitare, e tanto».
Le prime due giornate del torneo, in effetti, hanno confermato un assunto che, tante volte, lo stesso allenatore dei rossoblù aveva evidenziato nel precampionato, ossia un torneo con tanto equilibrio e sorprese sempre dietro l’angolo.
«Senz’altro, le big si stanno formando da zero e stanno definendo gli equilibri. Con certezza Gioia punterà a venire qui per dimostrare il proprio valore, motivo per cui bisognerà essere consapevoli che occorrerà dare il massimo e potrebbe non bastare, perché serviranno lucidità e perfezione in campo. Del resto, ogni squadra ci tiene a far bene e, quando si affrontano team di rango, ognuno cerca di far bene con la consapevolezza di poter giocare liberi senza alcun peso, a fronte di una piccola pressione che, ovviamente, può attanagliare squadre come Gioia o Reggio».
Per i campobassani, per dare retta alla saggezza popolare, ad emergere potrebbe essere il detto del ‘non c’è due senza tre’, così come ha sentenziato – martedì all’auditorium dell’ex Gil – il commissario tecnico dell’Italvolley Ferdinando De Giorgi quando, assieme al presidente Manfredi, ha tributato il proprio omaggio ai rossoblù durante la festa del volley molisano, ricordando anche i tempi in cui giocava proprio contro il coach dei molisani, che, tra l’altro, per iniziativa del presidente Marco Pulitano, hanno donato al tecnico azzurro una divisa rossoblù personalizzata con, dietro la schiena, il suo numero (ossia il 4) ed il nickname Fefè.
«Sarà il campo a dover parlare – ribatte Bua – e con certezza noi proveremo a fare la nostra gara. Stiamo attraversando un buon momento, siamo carichi e determinati».
Da un punto di vista fisico, non si segnalano problematiche rilevante nel gruppo campobassano. Il solo opposto Morelli deve fare i conti con un leggero acciacco, che però non dovrebbe pesare in vista della contesa. Dalla loro, tra l’altro, i campobassani – in queste prime due giornate – hanno dimostrato anche una qual certa imprevedibilità grazie anche alla staffetta in cabina di regia tra Melato e Del Fra.
«Sono registi che offrono caratteristiche differenti. Pian piano stiamo integrando nel contesto Pietro (Melato, ndr) con Antonio (Del Fra, ndr) che, per qualità e conoscenze, riesce a darci una grande mano». Da un punto di vista tattico, la linea d’azione – in casa campobassana – è ben definita. «Occorrerà avere qualità al servizio perché i gioiesi hanno qualità sia in cambio palla che in fase break. La loro prima diagonale, quella con Paris e Santangelo, offre dei riferimenti assoluti».
In particolare, Santangelo – l’opposto dei pugliesi – sarà nella sua regione (è dell’area pentra di Isernia) ed è il primo riferimento nell’attacco ospite.

«In generale sulla loro distribuzione e sulle singole rotazioni c’è un preciso studio sugli andamenti e le direzioni, però, tante volte le partite prendono una piega diversa rispetto a quanto preparato e quindi bisogna avere la capacità di leggere le situazioni in corsa». Magari contando sul proprio tandem di elementi – il capitano Morelli e lo schiacciatore bulgaro Valchinov – in grado di mettersi la squadra sulle spalle.
«Michele sta proseguendo quanto fatto nella passata stagione, Kaloyan si sta dimostrando un fattore, ma l’obiettivo è quello di avere supporto anche da Graziani e dai centrali per avere uscite differenziate e far sì che loro non siano sovraccaricati ed abbiano le migliori condizioni per incidere».
Con primo servizio alle ore 18 nel secondo sabato di novembre nello scenario del Palasport di Vinchiaturo, il match sarà diretto dalla bolognese Virginia Tundo e dal cagliaritano Riccardo Faia. Sugli spalti prevista, come al solito, una cornice di affezionati appassionati anche perché il club del capoluogo di regione ha previsto un torpedone che porterà gli appassionati da Campobasso sino a Vinchiaturo, dove saranno presenti anche i ragazzi ‘speciali’ dell’associazione ‘Casa Nostra’.
Nel parterre ad assistere alla contesa anche la fresca scienziata della comunicazione agnonese Giorgia Vecchiarelli che, presso l’università ‘La Sapienza’ di Roma, ha discusso una tesi sul tema delle ‘differenze territoriali e fattori di sviluppo nella serie B della pallavolo italiana’ con case history sul team del capoluogo di regione definito ‘paradosso e al tempo stesso la chiave interpretativa dell’intera analisi. Pur essendo la società più giovane, con appena tre anni di attività, con il numero di tesserati più basso del campione e con risorse economiche e strutturali non superiori a quelle di altre realtà, è stata l’unica a conquistare e consolidare la promozione. La Spike Devils ha saputo trasformare i propri limiti in leve di consolidamento, puntando su una governance solida, sull’adeguatezza impiantistica e sulla capacità di costruire rapidamente un modello gestionale efficace e conforme ai requisiti federali’. Di qui l’esplicazione non solo di ‘un caso virtuoso di promozione sportiva, ma anche un presidio strategico per un intero territorio’.


