Cinque persone italo-argentine sono state denunciate dalla Digos di Campobasso, nell’ambito di una indagine delegata dalla locale Procura della Repubblica, perché ritenute responsabili, in concorso tra loro, di truffa e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ai danni di alcuni cittadini argentini. L’attività investigativa, iniziata un anno fa, ha consentito di accertare che gli indagati, dietro compenso e attraverso una serie di raggiri, avevano organizzato e favorito l’ingresso sul territorio italiano di 20 argentini muniti di visto turistico, con la promessa di riuscire ad ottenere un permesso di soggiorno definitivo, anche non avendo i requisiti per avere la cittadinanza. Il sistema ha determinato la permanenza illegale in Italia degli ignari argentini coinvolti, rimasti in Italia oltre il periodo di validità del visto, convinti di avere diritto al rilascio del titolo di soggiorno. La normativa vigente, infatti, non consente agli stranieri che fanno ingresso sul territorio nazionale con visto per turismo di richiedere il permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Per ottenere maggiore credibilità, gli indagati operavano in qualità di agenzia di servizi alla persona, utilizzando la partita Iva personale di uno di loro. Il sodalizio, privo di qualsiasi requisito legale per l’attività svolta, aveva una propria sede nella zona centrale di Campobasso, dove venivano ricevuti gli argentini interessati alla richiesta del permesso di soggiorno. I servizi offerti dalla sedicente agenzia venivano pubblicizzati attraverso i social network, sui quali era riportato anche il tariffario per i servizi di intermediazione offerti. In particolare il costo per ottenere il permesso di soggiorno variava da 1.500 euro a 5.000 euro a pratica.



