Antonia Ocone, 17 anni, unica superstite della strage familiare di Paupisi, continua a migliorare e ha riconosciuto il fratello maggiore e altri parenti che la vanno a trovare.
Lo ha annunciato stamattina Valeria Marinò, primario della Terapia Intensiva del Neuromed di Pozzilli dove la ragazza è ricoverata.
“Apre gli occhi – ha spiegato la dottoressa – e in certi momenti riconosce soprattutto i componenti della famiglia che la vengono a trovare; non è ancora in grado di parlare e quindi non possiamo avere un quadro completo, ma si muove ed è in grado di girarsi nel letto”.
Il primario Marinò ha parlato anche dei tempi di ripresa.
“Sicuramente sarà un percorso riabilitativo lungo – ha spiegato – sia dal punto di vista motorio che psicologico, però penso che sul lungo tempo potremo avere dei segnali positivi”.
Antonia lo scorso 30 ottobre fu colpita dal padre con una grossa pietra mentre dormiva: è l’unica a essere sopravvissuta tra le persone presenti in casa.
Salvatore Ocone, 58 anni, ora rinchiuso nel carcere di Benevento, ha ucciso la madre della ragazza e il fratello minore quindicenne.