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lunedì, Ottobre 20, 2025

Olio, Coldiretti Molise: “Parte bene la campagna olivicola ma manca la manodopera”

AttualitàOlio, Coldiretti Molise: "Parte bene la campagna olivicola ma manca la manodopera"

Mentre entra nel vivo la campagna olivicola, come ogni anno, cominciano ad affiorare le problematiche legate alla carenza di manodopera necessaria alla raccolta delle olive sull’intero territorio regionale. A fronte di un’annata che si preannuncia positiva, con rese maggiori rispetto allo scorso anno ed una buona qualità del prodotto, si registra, infatti, una insufficiente disponibilità di operai specializzati.

Le aziende lamentano, infatti, notevoli difficoltà nel reperire operai qualificati, formati secondo le vigenti normative; un problema, questo, che sta spingendo sempre più gli imprenditori olivicoli ad avvalersi di contoterzisti in possesso di attrezzature meccaniche, come scuotitori per trattori, in grado di sopperire la manodopera necessaria. Per la verità la mancanza di tali figure professionali è spesso correlata alla necessità di mettere in campo specifici corsi di formazione abilitanti.

A tal proposito Coldiretti Molise pone l’accento sulla necessità di sostenere le imprese nell’attività di formazione degli operai agricoli in modo da poterli poi impiegare in azienda in assoluta sicurezza, evitando di incorrere in pericolosi infortuni e per le imprese allontanare il rischio di subire pesanti sanzioni.

“Non va dimenticato – ricorda il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – che l’olivicoltura rappresenta un settore strategico dell’agricoltura regionale la quale, oltre a generare valore economico, producendo oli di alta qualità e impiegando personale nelle aziende, costituisce un tassello fondamentale nella cura e difesa del territorio. Sono infatti gli agricoltori – sottolinea Asolese – che quotidianamente manutengono il suolo dal rischio di dissesto idrogeologico come di incendi; in altri termini – conclude il direttore – questi possono essere definiti le sentinelle che presidiando i loro campi combattono anche lo spopolamento delle aree più interne e marginali della nostra regione”.

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