Un confronto atteso, carico di aspettative e nodi da sciogliere. Oggi a Torino i sindacati incontrano l’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, in un momento decisivo per il futuro dell’automotive italiano.
Sul tavolo c’è il rilancio delle fabbriche e degli enti di ricerca in Italia, in un contesto reso incerto dalla transizione ecologica voluta dall’Unione Europea, che secondo molti operatori del settore sta creando più danni che benefici. L’annuncio di nuovi investimenti negli Stati Uniti e il possibile rinvio del piano industriale per l’Italia aumentano i timori per il comparto nazionale.
Le richieste sono chiare: avviare senza ulteriori ritardi i modelli ibridi già previsti, rafforzare le motorizzazioni per sostenere le vendite e completare le gamme ibride in tutti gli stabilimenti italiani. Un rilancio che non può fermarsi alla produzione, ma deve includere anche la ricerca e lo sviluppo, da tempo penalizzati.
Attenzione riservata anche alla fabbrica di Termoli, se sarà mai una gigafactory ma oggi la fase di transizione è piena di incognite. L’obiettivo è fare chiarezza sui tempi e garantire un futuro certo a lavoratori e territorio.
Grande attenzione anche alla filiera: le imprese dell’indotto devono essere sostenute e considerate partner, non lasciate sole o costrette alla chiusura. Serve un cambio di passo, e l’auspicio è che da questo incontro possano arrivare segnali concreti per tutta l’industria dell’auto.