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lunedì, Ottobre 13, 2025

Strage di Paupisi: Ocone resta in isolamento in carcere a Campobasso, si va verso una perizia psichiatrica

AperturaStrage di Paupisi: Ocone resta in isolamento in carcere a Campobasso, si va verso una perizia psichiatrica

E’ da due settimane rinchiuso in una cella del carcere di Campobasso, resta in isolamento e non si sa ancora se e eventualmente quando sarà trasferito a Benevento. Intanto è è tornato ad assumere farmaci, così come gli è stato prescritto dai medici che lo hanno visitato dopo l’arresto. Per Salvatore Ocone, l’uomo autore della strage familiare di Paupisi, arrestato la sera del 30 settembre scorso nelle campagne di Ferrazzano, si va verso una perizia psichiatrica. Nelle prossime ore incontrerà di nuovo in carcere il suo avvocato Giovanni Santoro che sta raccogliendo tutta la documentazione sanitaria nelle strutture dove il 58enne è stato in cura in questi anni e che presto potrebbe affidare ad un esperto l’incarico per valutare le condizioni di salute dell’uomo che ha ucciso moglie e figlio. Ora però tutta la comunità di Paupisi pensa soprattutto a chi per fortuna è rimasto. Ad Antonia che lotta in un letto d’ospedale al Neuromed di Pozzilli. La ragazza resta in terapia intensiva con prognosi riservata ma il coma farmacologico è stato interrotto. Ci vorrà tempo, molto tempo, per capire come potrà evolversi la sua situazione dopo che il padre l’ha ridotta in fin di vita colpendola con una grossa pietra alla testa. Poi c’è Mario, il figlio maggiorenne scampato alla strage solo perché si trovava a Rimini per lavoro. Per lui nel beneventano è scattata una vera e propria gara di solidarietà e alcuni imprenditori gli hanno offerto un posto di lavoro che potrebbe così consentirgli di stare nel suo paese e vicino a sua sorella in un momento così difficile.

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