“Non doveva andar così, tutti ora siamo un po’ più soli qui”, sono le strofe della canzone di Eros Ramazzotti scelta per l’ultimo saluto a Elisa e Cosimo, canzone che ha accompagnato le vittime della strage in famiglia di Paupisi nel loro ultimo tristissimo viaggio. Per i funerali il paese della provincia di Benevento si è fermato, c’erano tutti dentro e fuori la chiesa di Santa Maria del Bosco per l’ultimo saluto a mamma e figlio, uccisi dieci giorni fa da Salvatore Ocone, l’uomo che poi – con i figli in fin di vita nell’auto – è fuggito fino al Molise dove è stato catturato nelle campagne di Ferrazzano e che ora è rinchiuso nel carcere di Campobasso.
Mentre a Paupisi si celebravano i funerali la mente di tutti è andata anche a Pozzilli, dove Antonia, la ragazza riuscita a sopravvivere alla ferocia del padre lotta ancora in un letto del Neuromed.
Le esequie sono state celebrate dall’arcivescovo di Benevento Felice Accrocca. “Chiediamo al signore che episodi del genere non si verificano mai più”, ha detto durante l’omelia. Al termine della celebrazione, è stato letto un messaggio del sindaco di Paupisi, Antonio Coletta, che ha parlato a nome dell’intera cittadinanza: “Paupisi è sconvolta, ferita nel cuore, di fronte a una tragedia che non trova spiegazioni, che lascia attoniti e senza parole – sono state le parole del primo cittadino -. Oggi salutiamo Elisa e Cosimo, due vite spezzate troppo presto, in un modo che mai avremmo potuto immaginare”. Il sindaco infine ha rivolto un pensiero ad Antonia e Mario, il figlio maggiore che si è salvato solo perché si trovava a Rimini per lavoro: “Tutta Paupisi è con voi, vi accompagna, vi sostiene”, ha detto. Poco dopo all’uscita dei due feretri i ragazzi del posto hanno lanciato in cielo decine di palloncini bianchi.