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lunedì, Ottobre 6, 2025

Strage in famiglia, Ocone ha ucciso con un masso da 5-7 chili

AperturaStrage in famiglia, Ocone ha ucciso con un masso da 5-7 chili

Se Salvatore Ocone dovesse tornare in libertà “potrebbe commettere nuovi e atroci delitti eventualmente anche nei confronti del terzo figlio maggiore Mario risparmiato dalla ferocia omicida del padre perché si trovava a Rimini per lavoro”. Lo scrive il gip di Campobasso Silvia Lubrano nell’ordinanza di convalida del fermo per l’uomo autore della strage di Paupisi nella quale ha ucciso la moglie e il figlio e ha ferito gravemente la figlia prima di essere catturato in Molise. Il magistrato evidenzia come Ocone abbia agito con “inaudita violenza e senza alcun apparentemente motivo”, colpendo i familiari nel sonno “e quindi nel momento di maggiore vulnerabilità”. In sede di interrogatorio, è scritto sempre nell’ordinanza, l’uomo riferendo dei delitti compiuti tra le 4 e le 5 del mattino dello scorso 30 settembre dice: “Mi è schizzata la testa, come una molla all’improvviso”. Afferma anche di aver colpito i figli “perché non volevo che restassero soli” e di aver tentato il suicidio tagliandosi i polsi. Nell’ordinanza vengono anche citate alcune testimonianze secondo le quali Ocone da qualche tempo si rifiutava di assumere i farmaci prescritti e che questo era motivo di discussione con la moglie.

L’ARMA DEL DELITTO – Il masso utilizzato da Salvatore Ocone per uccidere la moglie e il figlio e ferire gravemente la figlia nella casa di Paupisi, pesa tra 5 e 7 chili ed è stato prelevato dall’uomo nel giardino della casa. Lo si apprende sempre dall’ordinanza di convalida del fermo firmata dal gip. La grande pietra, trovata sporca di sangue nel soggiorno dell’abitazione, è l’unico oggetto rinvenuto compatibile con i segni dell’aggressione mortale. Lo stesso Ocone, sentito dagli investigatori, ha detto di aver preso “il masso che era sul muretto del giardin della casa” e di averlo utilizzato per colpire prima la moglie che era a letto e la figlia, sempre nel letto mentre dormiva, e infine per uccidere il figlio, colpito “nei pressi della scalinata” della casa perché intanto si era svegliato.

L’AUTOPSIA –  Sarà effettuata domani mattina a Benevento l’autopsia sul corpo di Elisa Polcino, la donna uccisa dal marito. L’incarico è stato affidato questa mattina, nel corso di una udienza in tribunale, al medico legale Francesco La Sala, coadiuvato da Raffaele Goglia e Raffaella Petrella. Non ancora fissati invece le modalità e i tempi dell’autopsia sul corpo del figlio di Ocone, Cosimo.

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