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giovedì, Ottobre 2, 2025

Parte la nuova rete Ictus. Via libera da parte dell’Azienda sanitaria regionale

AperturaParte la nuova rete Ictus. Via libera da parte dell'Azienda sanitaria regionale

Parte la nuova rete regionale per il trattamento dell’Ictus e, contestualmente, muore il polverone che si era alzato nelle ultime ore su un presunto blocco da parte del Ministero della Salute della nuova organizzazione disegnata dalla struttura commissariale. Lo schema predisposto da Bonamico e Di Giacomo, e messo nero su bianco attraverso il decreto 100 dello scorso giugno, prevede che in attesa che l’ospedale Cardarelli di Campobasso si doti di tutte le specialità necessarie a farne una stroke unit di II livello, il centro di riferimento regionale per il trattamento dell’Ictus emorragico e l’Ictus ischemico che non sia trattabile in via farmacologica, sia l’istituto Neuromed di Pozzilli. A seguito della ultima riunione della struttura commissariale con il Tavolo Tecnico nazionale, Bonamico e Di Giacomo hanno fornito attraverso un nuovo decreto (il 157 del primo ottobre) i chiarimenti e le integrazioni richieste a fronte del documento che ha disegnato la nuova rete: il numero 100 dello scorso giugno. Contestualmente, l’azienda sanitaria regionale attraverso una delibera di pari data del Direttore regionale, Giovanni Di Santo, ha preso atto dei chiarimenti e delle integrazioni ed ha disposto l’immediata attivazione della nuova rete ictus. Come detto, centro di riferimento regionale è l’istituto Neuromed, un ruolo che la struttura di Pozzilli eserciterà in via temporanea sino a quando il principale ospedale pubblico regionale, il Cardarelli di Campobasso, si sia dotato delle specialità di Neuroradiologia e Radiologia interventistica ed altre funzionalità in grado di farne una stroke unit di II livello. Gli ospedali invece di Isernia e Termoli saranno all’interno della Rete presidi territoriali presso i quali potrà essere effettuata in sicurezza la TAC cerebrale 24 ore al giorno.

Chiarito anche il costo dell’operazione. Le prestazioni Neuromed per l’ultimo trimestre 2025 sono ricomprese entro il budget predeterminato per l’anno in corso, quindi senza nessun costo aggiuntivo sino alla fine dell’anno. Per il 2026, invece, la quantificazione dell’ulteriore servizio oscillerà tra gli 1,4 e 1,8 milioni di euro, questo secondo quanto verrà disposto dal Ministero della Salute e dall’Agenas di concerto con la struttura commissariale.

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