Prosegue a Campobasso il progetto culturale di APS Molis, “Molifobia e marginalità”, una serie di incontri pubblici dedicati ai temi dell’isolamento, della fuga di talenti e delle sfide sociali ed economiche che caratterizzano il Molise e, più in generale, le aree interne italiane.
Il secondo appuntamento è il talk “Vite (di)stese”, in programma domenica 28 settembre alle ore 18:00 presso Old Way, Piazza Gabriele Pepe, Campobasso.
Il talk intende indagare le difficoltà di costruire in Molise percorsi artistici e culturali stabili e riconosciuti. Non si tratta soltanto di un limite economico, ma anche di un problema culturale e di prospettiva: mancano istituzioni formative, spazi dedicati, pubblico e risorse. Allo stesso tempo, manca la possibilità di vivere pienamente luoghi di incontro e di aggregazione che rendano l’arte parte integrante della vita comunitaria. L’obiettivo è aprire un confronto collettivo sul valore del lavoro culturale e sulla capacità dell’arte di trasformare i limiti in nuove possibilità per il territorio.
Gli ospiti saranno Walter Mussini, autore, scrittore e regista di cinema indipendente e teatro sperimentale; Stefano Sabelli, attore e manager culturale, già direttore del Teatro Savoia di Campobasso; Francesca Cinone, ricercatrice e attivista negli Studi di Genere e Queer, giornalista di Scomodo e co-fondatrice dell’associazione culturale Futura in Molise; Giorgio Careccia, attore campobassano che ha lavorato in teatro, cinema e tv con registi come Gabriele Salvatores, Sergio Castellitto e Michele Placido; Progetto 136, associazione impegnata nella valorizzazione del patrimonio immateriale e nello sviluppo sostenibile delle comunità locali.
Con “Vite (di)stese”, APS Molis dà continuità a un percorso che vuole trasformare la percezione di marginalità in occasione di dialogo e consapevolezza, restituendo visibilità a esperienze, pratiche e percorsi capaci di ridisegnare la narrazione del Molise attraverso arte e cultura.