Come in una partita a scacchi. Al Comune di Campobasso parte un nuovo attacco alla sindaca, al momento solo annunciato, da chi per qualche settimana, almeno sulla carta, ha fatto parte della coalizione che l’ha sostenuta e votato la sua giunta.
Cantiere Civico, per voce di Pino Ruta, suo esponente di punta, che di quel movimento è stato anche candidato sindaco, ha annunciato che nelle prossime ore depositerà una mozione di sfiducia alla giunta di Marialuisa Forte.
Gli argomenti a supporto sono in pratica tutto il programma di governo: dalla raccolta differenziata, alla scuola, dalla sanità al verde.
Un degrado, ha dichiarato Pino Ruta, che non può più essere tollerato.
Ruta
Fin qui il proclama. La parte tecnica, per organizzare la partita a scacchi, richiede però alcune regole basilari. La più importante è che a sostegno della mozione di sfiducia, affinché questa sia discussa in aula, ci vogliono 13 firme. In pratica Cantiere Civico ha bisogno dei consiglieri del centrodestra.
Centrodestra che dal suo punto di vista si è esposto con il ricorso sul risultato elettorale presentato pochi giorni fa da Aldo De Benedittis, candidato anch’egli sindaco, il quale peraltro rivendica nel contestare la sentenza di primo grado del Tar che gli ha dato torto di averle vinte lui le elezioni dello scorso anno.
Una tesi esposta al Consiglio di Stato a cui De Benedittis ha chiesto di essere considerato in via principale vincitore al primo turno e in via subordinata di annullare le elezioni e di ripeterle. Per arrivare alla decisione dei giudici di Palazzo Spada, è evidente, serve la presenza del Consiglio comunale in carica. Considerati i tempi della giustizia amministrativa, più o meno un anno per avere la sentenza da Roma.
Incompatibile, con la mozione che Ruta invita i gruppi di centrodestra a votare e quindi a sciogliere il consiglio.
Una partita a scacchi, così, che rischia di avere giocatori da tutti e quattro i lati della scacchiera. Civici, centrodestra, centrosinistra e battitori liberi. E al centro del campo pezzi di cui pare ancora complicato stabilire la matrice di appartenenza.