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sabato, Settembre 13, 2025

Trignina poco sicura, Udc di Abruzzo e Molise chiede piano straordinario

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“La SS 650 Fondo Valle Trigno, arteria vitale per il collegamento tra Abruzzo, Molise e Campania, versa in una condizione strutturale inadeguata rispetto all’intensità e alla tipologia di traffico attuale. È urgente l’adozione di un piano straordinario per il raddoppio dell’infrastruttura, oggi classificata come strada extraurbana secondaria, con una sola corsia per senso di marcia”. A lanciare l’allarme sono le direzioni regionali dell’Unione di Centro- Udc dell’Abruzzo e del Molise, i sindaci e gli amministratori Udc delle due Regioni in occasione della Festa nazionale del partito, che si è aperta oggi a Roma. “Parliamo – si legge in un documento dell’UDC Abruzzo e Molise consegnato ai parlamentari – di un’infrastruttura lunga quasi 80 km (dal km 0+000 nei pressi di Isernia, al km 78+600 a San Salvo Marina), realizzata dalla Cassa del Mezzogiorno e classificata strada statale con decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 29 dicembre 1987. Oggi rappresenta un corridoio indispensabile per la mobilità interregionale e il trasporto merci, anche in seguito alla chiusura temporanea della SS 652 Fondo Valle Sangro, che ha riversato sulla SS 650 ulteriori flussi veicolari, specie pesanti”. I numeri parlano chiaro. Il TGM (Traffico Giornaliero Medio): tratto molisano, circa 12.000 veicoli/giorno; tratto abruzzese, oltre 14.400 veicoli/giorno. Alta incidenza di mezzi pesanti, soprattutto nel tratto abruzzese, che attraversa aree a vocazione commerciale e industriale. Il tracciato segue lo sviluppo plano-altimetrico del fiume Trigno, con numerose opere d’arte: viadotti e gallerie che rendono l’adeguamento ancora più urgente sul piano della sicurezza e della manutenzione. La capacità trasportistica attuale è satura, con evidenti criticità nei periodi di punta e rischio continuo di congestionamenti e incidenti, anche con esiti tragici: sono infatti numerosi gli incidenti, anche mortali, che si sono verificati lungo l’intero tracciato negli ultimi anni. Questa la proposta dell’UDC: “Chiediamo la nomina urgente di un commissario ad acta, con il compito di progettare e avviare il raddoppio della carreggiata e il passaggio alla sezione Tipo B, prevista dal DM 5/11/2001: due carreggiate separate da spartitraffico centrale, ognuna con almeno due corsie per senso di marcia. L’intervento potrebbe essere pianificato per stralci funzionali, partendo dai tratti a più alta intensità di traffico o con maggior presenza di mezzi pesanti”. “È altrettanto necessario – sostiene Enrico Di Giuseppantonio , segretario regionale e vice presidente del Consiglio Nazionale Anci– che le Regioni Abruzzo e Molise, interessate per competenza territoriale, inseriscano il raddoppio della SS 650 nei rispettivi strumenti di programmazione e nei piani finanziari con MIT e ANAS.”
“È un’opera di valenza nazionale- aggiunge Enrico Di Giuseppantonio-. Perché è anche da queste infrastrutture che passa la coesione territoriale del nostro Paese. L’Italia di mezzo, quella che non si affaccia direttamente sulle grandi direttrici autostradali, ha bisogno di opere moderne, sicure e funzionali allo sviluppo economico e sociale. La valorizzazione delle aree interne, la competitività del nostro sistema produttivo e la sicurezza dei cittadini, passano anche dalle grandi infrastrutture viarie. La Trignina non può più aspettare”.

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